Il re è nudo, così l’opposizione si riferisce al sindaco di Anzio

L’opposizione, in un comunicato, lancia strali avvelenati nei confronti di De Angelis e le accuse non sono poche nè leggere

Abbiamo atteso prima di pubblicare il comunicato stampa che segue, proveniente da ambiente di minoranza, per poter appurare quanto di vero sia contenuto in quelle parole, quanto quella denuncia corrisponda a realtà e quanto, invece, possa essere frutto di una normale e legittima attività politica di minoranza; certamente possiamo affermare che quanto enunciato nel menzionato comunicato è quanto lamentato dalla persona di strada, dal cittadino che vede deluse le sue aspettative di fronte a quella che sembrerebbe essere una vera e propria incuria nella gestione della città, dei suoi problemi, delle esigenze di un elettorato che, se ha premiato De Angelis nelle scorse amministrative, esige anche un rispetto di quelle che non sono soltanto promesse da campagna elettorale bensì punti di un programma di amministrazione del paese che vuole una ineludibile realizzazione tanto più quando si riferisce alla ordinaria amministrazione della cosa pubblica.

E’ vero che, come affermava Nikita Chrušcëv, “Gli uomini politici sono uguali dappertutto. Promettono di costruire un ponte anche dove non c’è un fiume” ma è, altresì, condivisibile il pensiero del premio nobel Anatole France il quale affermava che “non esistono governi popolari. Governare significa scontentare.”   

“Assistiamo senza ormai più parole agli accadimenti che riguardano la maggioranza, le notizie che si susseguono di ora in ora ci rimandano un quadro desolante di liti personali, cambi di casacca come giri di walzer, sfiducie e scomuniche reciproche.

Da ultimo la notizia del ritiro delle deleghe di Giunta da parte del Sindaco a conferma di come questa maggioranza si tenga in piedi ormai solo per soddisfare sé stessa. Anziché risolvere gli innumerevoli problemi cronici della città, il personalismo e l’interesse dei singoli ha preso il sopravvento. Come forze di opposizione abbiamo chiesto un consiglio comunale che metta al centro della discussione la vicenda della Capo d’Anzio, l’ambiente e la sanità.

Per noi un diniego, con la scusa di una formalità non rispettata, mentre assessori e consiglieri di maggioranza rilasciano interviste a dir poco sconcertanti, tra liti, accuse reciproche anche gravi e pazienza se la città sprofonda senza una visione di futuro. I cittadini si arrangino, l’arroganza del potere non ha occhi che per sé stessa. Il re é nudo. E la fine di questa imbarazzante consiliatura é l’unica soluzione possibile per una città costretta ad attendere inutilmente che finalmente si amministri.” I Consiglieri: Rita Pollastrini (M5S), Mariateresa Russo (M5S), Alessio Guain (M5S), Lina Giannino (PD), Luca Brignone (ApA)

Indubbiamente i problemi che presenta Anzio sono numerosi e molti, direttamente connessi alla particolare estensione del suo territorio e al numero dei suoi abitanti ma sia l’ordinaria che straordinaria amministrazione richiedono uno sforzo che non appare essere fruttuoso da quanto emerge da tutta la vicenda che contraddistingue il governo De Angelis; il grido levato dalla minoranza appare richiamare il sindaco al suo ruolo, alle sue responsabilità e ai suoi compiti politici e istituzionali.

Chissà questo richiamo non abbia effetto per buona sorte di tutta la popolazione ben consci di quanto sosteneva lo scrittore francese Louis Dumur “La politica è l’arte di servirsi degli uomini facendo loro intendere di servirli.”
 

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