“C’è una mala gestione dei cimiteri capitolini che sta diventando veramente inaccettabile. Tre giorni fa Ama ha di nuovo comunicato che non accettano più feretri destinati alla cremazione. Ci sono 2 mila feretri in attesa di seppellimento, siamo in una situazione tale che ci sono file all’ingresso del cimitero, non si sa quando l’impresa funebre col suo carro può scaricare il defunto.
Anche in punta di legge questa è un’aberrazione. Allora cosa facciamo con le bare le portiamo sotto il Campidoglio? Una circolare del Ministero della Sanità nel 1993 dice che quando il feretro è destinato alla cremazione, anche se il forno crematorio non ha disponibilità in quel momento, non deve respingere il defunto, deve custodirlo nel deposito, ma ora non avviene perché hanno i depositi pieni.
Dovrebbero organizzarsi come hanno fatto altre città. Questi sono diritti essenziali ai quali il cittadino non dovrebbe avere problemi ad accedere. Una rappresentanza delle nostre imprese domani andrà sotto il Campidoglio a dimostrare al sindaco che vogliamo lavorare e garantire un diritto ai cittadini”.
Così Alessandro Bosi, segretario generale della Federazione nazionale imprese onoranze funebri, intervenuto ai microfoni della trasmissione “Cosa succede in città”, condotta da Emanuela Valente su Radio Cusano Campus. (Comunicati/Dire)
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