Le ultime ore avevano fatto registrare la cattura di altri due squali tigre di piccola e media taglia rimasti vittima degli ami disposti lungo le drum lines poste a mezzo miglio dalla costa, dal Governo Barnett nel Western Australia. Gli squali, ancora vivi, erano stati successivamente liberati al largo. La protesta internazionale comunque, aveva continuato a salire con in testa gli stessi australiani che, fin dai primi giorni dall’entrata in vigore della controversa legge antisqualo, si erano dati da fare per scongiurarla anche con spettacolari azioni di sabotaggio che avevano portato a disarmare gli ami, privandoli delle esche per renderli inoffensivi. Fino ad arrivare a poche ore fa quando migliaia di manifestanti hanno pacificamente occupato la spiaggia per manifestare il proprio dissenso al Premier Colin Barnett che, ad oggi, è intenzionato a proseguire comunque nella sua lotta personale contro gli squali che potrebbero aggredire i bagnanti. E’ la più grande protesta popolare del genere registrata nel Paese.
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