Incendio Pomezia, ora si teme per l’amianto. 21 comuni a rischio

La Asl: “Da valutare presenza di coperture in cemento amianto sui capannoni dell’impianto”. Arpa rassicura: “Non superati limiti imposti”

AGGIORNAMENTO ORE 9.30 DEL 6 MAGGIO: I Vigili del Fuoco di Roma stanno ancora operando sul posto con 3 squadre e 3 autobotti, due automezzi aeroportuali e  due carri e un luf da  schiuma. I pompieri sono entrati all’interno del deposito per le operazioni di smassamento e raffreddamento.

Viene ribadita l’assenza di feriti o intossicati dal fumo, presente ancora in quantità considerevole. Le fiamme, comunque, sono piuttosto basse. In mattinata giungono segnalazioni di un forte odore di plastica avvertito a Cerveteri, Ladispoli e Santa Marinella, trasportato dal vento. I sindaci del posto stanno monitorando. Nel frattempo dall’agenzia Ansa si apprende che per la giornata di oggi e quella di domani, domenica 7 maggio, la tenuta presidenziale di Castelporziano resterà precauzionalmente chiusa.

AGGIORNAMENTO ORE 10.30: i cattivi odori vengono percepiti anche a Roma. Sui social network si stanno susseguendo varie segnalazioni di aria, in alcuni casi addirittura irrespirabile, in diversi quartieri meridionali della Capitale: da Acilia all’Infernetto, passando per la Laurentina, fino a Tor De Cenci e Spinaceto. La procura di Velletri indaga per incendio colposo, l’area interessata dalle fiamme sarà posta sotto sequestro.

AGGIORNAMENTO ORE 11.15: LA NOTA DEL COMUNE DI POMEZIA: “I Vigili del Fuoco, che hanno lavorato tutta la notte, sono ancora sul luogo dell’incendio che è praticamente domato – dichiara il Sindaco di Pomezia Fabio Fucci – La situazione è sotto controllo e il fumo è nettamente diminuito rispetto a ieri.

Voglio fare un ringraziamento ai Vigili del Fuoco – prosegue il primo cittadino – e a tutte le Forze dell’ordine che hanno lavorato incessantemente e sono ancora all’opera. Siamo in attesa dei risultati delle analisi effettuate da Arpa Lazio che comunicheremo appena in nostro possesso. Invito la cittadinanza a continuare a seguire le indicazioni dell’ordinanza emessa ieri fino a nuove comunicazioni”.

Sulle polemiche nate a seguito di un esposto del Comitato di Quartiere Castagnetta Cinque Poderi datato 4 novembre 2016, che richiedeva all’Ente comunale di effettuare verifiche sugli ingenti quantitativi di rifiuti accumulati presso la Eco X, il sindaco chiarisce:Il Comune si è prontamente attivato dopo la segnalazione dei cittadini. La sezione Polizia Ambientale della Polizia locale ha infatti inviato a dicembre 2016 una richiesta di sopralluogo congiunto al NOE (Nucleo Operativo Ecologico) dei Carabinieri e alla Asl Roma 6 per verificare quanto rappresentato dal Comitato di Quartiere. Non abbiamo sottovalutato la situazione, come qualcuno sta dicendo in queste ore, ma richiesto l’intervento dei soggetti competenti che, con strumentazione adeguata – che il Comune non possiede -, avrebbero dovuto effettuare le verifiche richieste”.

AGGIORNAMENTO ORE 12.15, IL COMUNICATO DELLA REGIONE LAZIO: In riferimento all’incendio sviluppatosi nella mattinata del 05/05/2017 presso l’impianto di trattamento rifiuti della Eco X sito nel comune di Pomezia, Via Pontina Vecchia Km 33.381, si comunica che durante le operazioni di validazione dei dati della rete di monitoraggio della qualità dell’aria sono state analizzate con particolare attenzione le concentrazioni misurate presso le stazioni Ciampino, Cinecittà e Fermi, più prossime al sito interessato all’incendio anche in considerazione della direzione dei venti prevalenti nella giornata.

Oltre a queste stazioni sono stati considerati anche i dati rilevati dal mezzo mobile, posizionato nel centro abitato di Albano Laziale. Dall’analisi dei dati non emergono superamenti dei limiti imposti per la qualità dell’aria ambiente dalla normativa vigente. Sono inoltre stati analizzati i dati di concentrazione media oraria rilevati dalle medesime postazioni di misura.  Anche quest’ultimi non hanno evidenziato picchi di concentrazione di ossidi di azoto (NOx), di polveri e di benzene.

I dati sono in linea con quelli misurati nelle giornate precedenti a quella dell’incendio e coerenti con quelli misurati normalmente in questo periodo dell’anno. Nella giornata del 05/05/2017 Arpa lazio ha provveduto a installare dei campionatori attivi e passivi nelle immediate vicinanze del sito dell’evento. I risultati del monitoraggio con questi campionatori verranno resi disponibili a tutte le autorità competenti, non appena verranno completate le determinazioni analitiche di laboratorio, che richiedono alcuni giorni.

Si comunica inoltre che è in corso l’elaborazione di una simulazione modellistica dell’evento al fine di valutare le aree di potenziale massima ricaduta degli inquinanti prodotti dall’incendio, sulla base della quale verranno successivamente effettuati campionamenti delle altre matrici ambientali e alimentari interessate.

IL RACCONTO DEL 5 MAGGIO

Incendio, intorno alle 8.20, presso la Eco X di Pomezia, sulla via Pontina Vecchia. A bruciare un deposito di plastiche, carta e altri riciclati.

Come si può appurare dall’immagine si è formata una grande nuvola nera visibile a distanza di molti chilometri, da alcuni comuni dei Castelli Romani come Albano Laziale e Genzano, fino ai quartieri meridionali di Roma. Sul posto tra squadre dei Vigili del Fuoco di Roma e Pomezia, giunti con tre autobotti e il carro schiuma. Secondo le testimonianza degli operai della Eco X, le fiamme sarebbero divampate intorno alle 8 del mattino, dalla parte posteriore dello stabilimento. Massima allerta, evacuata anche una scolaresca in gita ad Ardea.

AGGIORNAMENTO ORE 12.30: L’intervento è ancora in corso, al lavoro vi sono almeno 10 squadre dei Vigili del Fuoco del comando di Roma, che stanno operando con l’ausilio di carri schiuma. La colonna di fumo è comunque sotto controllo e non risultano persone ferite o intossicate né danni ambientali. Anche la viabilità è tornata nella norma.

In ogni caso, il sindaco  Pomezia Fabio Fucci ha appena firmato un’ordinanza che dispone:

1) Ai cittadini residenti nelle zone circostanti l’origine dell’incendio per un raggio di 2 Km di mantenere la chiusura delle aperture delle abitazioni e delle attività commerciali, industriali  e di servizi, al fine di prevenire un possibile passaggio di inquinanti, compresi gli impianti di areazione forzata.

2) E’ fatto altresì divieto di manifestazioni ludico sportive, fruizione di impianti natatori e solarium o altri eventi programmati all’aperto. Per quanto riguarda la coltivazione e raccolta di ortaggi per uso domestico e le piantagioni ad uso commerciale, il consumo e la trasformazione dovranno avvenire solo dopo accurato lavaggio con acqua potabile. In caso di allevamento di animali deve essere vietato il pascolo di animali da reddito e ove possibile gli animali devono essere mantenuti al chiuso.

3) In tutti gli edifici di comune uso personale, familiare o di lavoro, ricadenti in un raggio di 100 mt. si dispone l’allontanamento dei residenti. Il presente divieto ha validità fino al termine delle operazioni di spegnimento fatta salva ogni modifica di tale termine in base ai risultati analitici sulla qualità dell’aria.

4) La chiusura nella giornata odierna delle scuole di ogni ordine e grado poste nel raggio di 2Km dall’incendio (scuola materna ed elementare di Castagnetta; scuola materna ed elementare di Santa Procula, ndr);

5) E’ fatto obbligo a chiunque di dare alla presente ordinanza la maggior diffusione possibile.

6) La Polizia municipale e’ incaricata di curare la tempestiva diffusione, con ogni mezzo, della presente ordinanza, che in copia viene immediatamente trasmessa, per le vie brevi, al signor prefetto di Roma, è pubblicata all’Albo del Comune e verrà trasmessa al Provveditorato agli Studi, alla Regione Lazio.

“Invito la cittadinanza a mantenere la calma – dichiara Fucci – e a rispettare le disposizioni prescritte.  Le operazioni di spegnimento dell’incendio e di rilevazione della qualità dell’aria vanno avanti. L’Arpa è sul luogo e sta installando gli apparati di rilevazione. Daremo ampia comunicazione di ogni aggiornamento”.

AGGIORNAMENTO ORE 16: Sul posto confermati i mezzi precedentemente elencati, sono giunti anche i mezzi di movimento terra nucleo GOS, con l’ausilio di quasi 30 vigili del fuoco operativi. La Pontina Vecchia rimane chiusa per circa 1,5 km. Tutti gli Enti locali, gli esercizi commerciali e le scuole nel raggio di 2 km dal rogo rimangono serrati in via precauzionale.Gli agenti sono ancora impegnati nell’abbassamento quasi completo delle fiamme, nella rimozione di ingenti materiali bruciati, nella delimitazione e bonifica della zona circostante. Non si può ancora calcolare una precisa tempistica per l’ultimazione degli interventi.

NUOVO AGGIORNAMENTO: in serata ulteriore motivo di preoccupazione la possibile dispersione di amianto nell’aria. La Asl Roma 6 ha infatti comunicato che viene ritenuta possibile “la presenza di coperture in cemento amianto sui capannoni dell’impianto“. Per tale ragione è stato richiesto è stato richiesto ad ARPA Lazio di poter estendere le attività di campionamento ambientale al fine di determinare l’eventuale presenza di fibre aerodisperse; contestualmente è stato contattato il Centro Regionale Amianto della ASL VT per concordare l’analisi dei campioni ed eventuali ulteriori accertamenti da effettuare”.

Virginia Raggi, in qualità di sindaco della Città metropolitana di Roma ha invitato la popolazione delle seguenti città di “tenere chiuse le finestre di abitazioni, scuole, uffici, strutture sanitarie e socio assistenziali“: Nettuno, Anzio, Pomezia, Ardea, Velletri, Lavinio, Lanuvio, Genzano, Albano laziale, Ariccia, Nemi, Castel Gandolfo, Marino, Ciampino, Frascati, Grottaferrata, Rocca di Papa, Rocca Priora, Monte Compatri, Monte Porzio Catone e Colonna”.

Il Comitato di quartiere aveva denunciato la pericolosità dell’impianto nel novembre 2016. Il presidente Giuseppe Martinelli ha dichiarato che “dal Comune non abbiamo mai avuto risposte. In un successivo incontro che abbiamo avuto con il Comune, ma per argomenti diversi, abbiamo ricordato loro la questione. Alcuni assessori e un dirigente hanno ammesso solo che si trattava di un grosso problema“.

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