“Incubi d’amore” al Teatro Golden di Roma

Divertente commedia ispirata alle anime gemelle, già conosciute in altri luoghi e tempi

Ha esordito ieri sera in prima nazionale al Teatro Golden di Roma "Incubi d'amore", la nuova e divertente commedia di Augusto e Tony Fornari, Andrea Maia e Vincenzo Sinopoli, con Sebastiano Somma, Benedicta Boccoli e Morgana Forcella, che sarà replicata fino al 23 novembre.

Esistono veramente le anime gemelle, quelle anime che si sono già conosciute e amate in altri luoghi e tempi? E se esistono come possiamo immaginare che sarà il loro incontro in questa vita dopo tanto tempo?

I due protagonisti, ognuno a loro modo eccentrico e fuori dalle righe, Daniele – pittore di successo, playboy non più giovanissimo, interpretato con maestria da Sebastiano Somma – ed Eleonora – una alternativa psicologa scrittrice, interpretata da un'altrettanto brava Benedicta Boccoli – mettono a nudo le loro più profonde paure di relazione e di intimità e nello stesso tempo il loro autentico bisogno di amore.

La Psicologa Giosi, che mette in scena la razionalità e la logica, interpretata da una brava Morgana Forcella, sarà il trait d'union tra i due, legata da un rapporto professionale con Daniele che va da lei per cercare di curare le sue paure, che si manifestano ogni notte con lo stesso incubo; a Eleonora la lega un rapporto di profonda amicizia, risalente ai tempi dell'Università. Anche Eleonora le confida di aver fatto un sogno particolarmente singolare.

Il testo teatrale ha sicuramente preso spunto dal famoso bestseller dello psichiatra americano Brian Weiss, "Molte vite un solo amore", dove l'autore attraverso la descrizione parallela delle esperienze di due suoi pazienti sottoposti a ipnosi regressiva a scopo terapeutico,  indaga e teorizza sulla profonda e, ai più, ignorata relazione tra anime gemelle.

Lo spettacolo è spassoso e divertente e sa mettere in scena in chiave innovativa e moderna, la paura profonda che accompagna e spesso inibisce l'autentica realizzazione dell'incontro con l'altro, quella ben nota paura di amare e di essere amati.

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