Inps, Assegno unico: partono i finanziamenti. Fino a giugno per mandare la domanda

Partano ben 5 milioni di assegni unici per altrettanti figli beneficiari. Le domande per il sostegno economico possono essere inoltrate fino al mese di giugno

sede INPS

Nonostante le ultime inclinazioni economiche dovute al rincaro della benzina o di alcuni prodotti primari, arrivano buone notizie dall‘Inps. Infatti, l’Istituto ha iniziato i pagamenti della prima mensilità di Assegno Unico per circa 5 milioni di figli beneficiari. Una cifra basata sulle 3 milioni di domande presentate dalle famiglie tra il 1° gennaio e il 28 febbraio del 2022.

Secondo le disposizioni dell’Istituto i primi accrediti saranno a disposizione delle famiglie dal 16 marzo e i pagamenti invece verranno completati entro la fine del mese.

Per le domande emesse nel mese di marzo, invece, e presentate entro giugno saranno comprensive anche degli assegni spettanti del mese di marzo.

Per quanto riguarda i beneficiari del Reddito di cittadinanza, che sono in possesso dei requisiti per assegno unico, possono fare richiesta sulla propria carta senza mandare la domanda e gli importi spettanti verranno addebitati a partire da aprile insieme alla rata del Reddito.

Assegno unico: come mandare la domanda e i requisiti richiesti

Come si può leggere dalle informazioni fornite dal sito dell’Inps, l’assegno unico e universale può essere presentato tramite il servizio online.

Nel sito ufficiale dell’Istituto è stato inserito un tutorial per guidare gli aventi diritto a fare la domanda di richiesta in maniera corretta.

Come mandare la domanda per ottenere l’assegno unico

Verrà dato “un sostegno economico alle famiglie per ogni figlio minore a carico e fino alla maggiore età e al ricorre di determinate condizioni, fino al compimento dei 21 anni di età. L’Assegno unico è riconosciuto anche per ogni figlio a carico con disabilità senza limiti di età“.

Questo è ciò che si legge sul sito ufficiale dove si esplicano le modalità e il benefico dell’assegno unico.

È ‘unico’ perché mira a semplificare e potenziare gli interventi in favore della genitorialità e della natalità, è ‘universale’ perché è garantito a tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia“.

Per maggiori informazione è consultabile il sito ufficiale Inps.