Intervista a Stefano Sarcinelli, al Teatro Roma con “Due botte a settimana”

Dal 21 gennaio al 2 febbraio debutta al Teatro Roma con lo spettacolo “Due botte a settimana” a fianco di Marco Marzocca e Leonardo Fiaschi

Stefano Sarcinelli, attore e autore comico, esordisce a 17 anni in teatro, recita con Mariano Rigillo, Franco Parenti, Vincenzo Salemme, Francesco Paolantoni, Max Tortora. Autore di Macao, Convenscion, Tintoria, Sportacus, Telemeno, Miss Italia, Stasera Tutto è Possibile, Cavalli di Battaglia e tante altre trasmissioni di successo.

Dal 21 gennaio al 2 febbraio debutta al Teatro Roma con lo spettacolo "Due botte a settimana" a fianco di Marco Marzocca e Leonardo Fiaschi.

Tu e Marco siete una coppia collaudata nel tempo, un sodalizio che va avanti da anni. Come nasce questa collaborazione?

Con Marco ci siamo sempre stimati. Ho avuto modo di apprezzare le sue grandissime qualità attoriali e comiche perché ero un fan delle trasmissioni della Dandini, in particolare modo di Guzzanti ed i suoi geniali personaggi, nell’ambito delle quali Marco partecipava con altrettanta bravura. Qualche anno fa abbiamo fatto insieme su Radio 2 un programma radiofonico, nel corso del quale è nata una bellissima collaborazione artistica ed una profonda amicizia.

Al teatro Roma dal 21 gennaio portate in scena "Due botte a settimana", uno spettacolo scritto e diretto da te e Marco Marzocca. Di cosa si tratta?

Utilizzando il linguaggio ed i toni della comicità in questo spettacolo si parla del rapporto spesso difficile e complicato tra padre e figlio: le incomprensioni, le paure, che spesso si celano nelle migliori famiglie e che impediscono la vera realizzazione umana molte volte sacrificata alla ricerca di un unico valore: i soldi. Questa commedia non ha la pretesa di lanciare nessuna morale o messaggio, cerchiamo soltanto di raccontare col sorriso sulle labbra questa difficoltà, il tutto condito dalle risate del pubblico.

Cosa deve aspettarsi il pubblico che viene a vedervi?

Un’ora e mezzo di divertimento e di comicità per tutti i gusti e tutte le età ed una piccola riflessione sui nostri rapporti familiari e sulla loro complessità.

Come è cambiata la comicità e quanto è importante fare ridere al giorno d'oggi?

La comicità è sempre stata la stessa e con l'avvento del cinema basta vedere qualche vecchia pellicola di Stanlio e Ollio oppure di Totò per capire che si ride quasi sempre delle stesse cose. Secondo me è un problema di appartenenza, nel senso che quelle stesse cose devono far parte della tua epoca, del tuo tempo, ti devono appartenere perché spesso in quelle riconosciamo noi stessi.

Quali sono i tuoi prossimi impegni professionali?

Oltre allo spettacolo, con Marco faremo una seconda edizione di Allora in Onda per Rai Premium, un programma nato quasi per caso che ci ha regalato grandi  soddisfazioni, sia in termini di gradimento sia di share. In seguito farò su Radio KissKiss una nuova edizione di A tutti coloro con il mitico Francesco Paolantoni e Luciano Fruttaldo, con i quali ho condiviso e condivido molte delle esperienze professionali di cui vado più orgoglioso, per esempio Spartacus su Odeon TV con  Paolantoni e tante altre, con Luciano ho lavorato a Macao e Convenscion su Rai 2 e Tintoria su Rai 3.

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