L’economia di un Paese fra tassi di cambio e di interesse

A tenere in debita considerazione il tasso di cambio sono gli analisti, così come coloro che si occupano di finanza, e i professionisti del forex come il broker IG

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Al di là dell’influenza che i tassi di cambio forex esercitano sulle politiche economiche di un territorio, è importante sapere che giocano un ruolo fondamentale anche nel mondo degli investimenti. Il benessere economico di un paese dipende da molti fattori. Al di là degli aspetti sociali e geopolitici, giocano un ruolo predominante elementi quali i tassi di interesse e l’inflazione ma soprattutto il tasso di cambio, che si aggiudica il ruolo di prim’attore nel panorama economico di un territorio.

A tenere in debita considerazione il tasso di cambio sono gli analisti, così come coloro che si occupano di finanza, e i professionisti del forex come il broker IG .

Chi opera nel mercato del forex punta ad un guadagno che arriva direttamente dallo scambio fra le valute. Il profitto è conseguenza diretta delle oscillazioni che coinvolgono i tassi di cambio delle valute. Il tasso di cambio poggia su un sistema variabile ed è in grado di influenzare pesantemente l’economia di un paese. Lo sanno bene i governi, che scelgono politiche in grado di tenere sotto controllo e manipolare, in caso di necessità, le valute.

Al di là dell’influenza che i tassi di cambio forex esercitano sulle politiche economiche di un territorio, è importante sapere che giocano un ruolo fondamentale anche nel mondo degli investimenti. Gli operatori di settore infatti hanno un occhio di riguardo nei confronti dei tassi di cambio, perchè questi indici sono in grado di esercitare un’azione determinante sul rendimento effettivo del portafoglio di un investitore.

Chi si occupa di forex conosce perfettamente le dinamiche dei tassi di cambio, legati a doppio filo alle variazioni dei tassi d’ interesse. Nel caso in cui il tasso d’interesse interno di un paese vanta note positive, la teoria vuole che il tasso di cambio ne tragga vantaggio, nel caso opposto se il tasso di interesse estero ha una componente negativa il tasso di cambio corrente è sfavorevole.

A influenzare un sistema così definito intervengono le Banche centrali che, con le loro politiche economiche, sono in grado di incidere profondamente sul sistema nel caso in cui decidano di movimentare denaro, oppure laddove vadano a modificare i tassi di interesse.

La presenza di tassi di interesse più elevati offre agli investitori un rendimento più interessante. I paesi che vantano una valuta solida e sana possono contare su esportazioni in grado di garantire introiti maggiori, ed importazioni vantaggiose a prezzi bassi e capaci di regalare ottime punte di risparmio.

Nel caso contrario se un paese ha una moneta debole non ottiene grandi benefici dalle esportazioni e, malauguratamente, deve spendere di più per importare dai mercati stranieri.

Inflazione e tassi di cambio hanno un legame strettissimo. La regola stabilisce infatti che un territorio, che vanta un tasso di inflazione tendente a decrescere, possiede una valuta che si rafforza con costanza. Il caso opposto vede invece i paesi soggetti ad un’inflazione crescente caratterizzati da un moneta debole, che si deprezza.

A influenzare i tassi di cambio sono anche aspetti legati alle elezioni politiche o amministrative ed ai referendum. Ne abbiamo avuto prove consistenti in occasione della Brexit e delle elezioni presidenziali negli USA.

Non resta fuori dalle logiche anche il nostro Paese che, in attesa dell’esito referendario, osserva con attenzione il panorama d’incertezza che si sta delineando.  Lo stesso scenario che ancora non fa dormire sonni tranquilli alla Banca Centrale Europea in apprensione per le possibili scelte del governo Trump.

La Banca Centrale Europea si è detta pronta a mettere in campo correttivi ad hoc nel caso di forti scosse, che potrebbero coinvolgere i mercati finanziari. L’istituto presieduto da Mario Draghi sottolinea che “Le politiche economiche introdotte da Trump, probabilmente diventeranno più orientate verso il mercato domestico.

L’economia della zona euro potrebbe subire impatti attraverso i canali del commercio e da possibili effetti a cascata per i maggiori tassi di interesse e di inflazione attesi negli Stati Uniti”.

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