La campagna elettorale romana ha un prezzo

Quello del dover render conto agli elettori. Ma non tutti lo fanno

La campagna elettorale di Gianni Alemanno si è aperta lo scorso 19 aprile con una cena al Salone delle Fontane, nel cuore dell’Eur.
All’evento, una raccolta fondi per la campagna elettorale del Sindaco uscente, aveva partecipato anche il leader del Pdl Silvio Berlusconi.
Tra gli altri volti noti della politica, anche l’ex Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, l’ex Vicepresidente Luciano Ciocchetti, e l’attuale Vicesindaco di Roma, Sveva Belviso.

C'erano anche molti imprenditori, più fedeli alle evoluzioni economiche che al credo politico.
Come insegna Caltagirone, prima a fianco di Francesco Rutelli, poi di Gianni Alemanno, e ora sponsor di Alfio Marchini.
Tra i nomi dell’imprenditoria romana, a tavola con Alemanno c’erano anche l’ex ad di Acea Mario Staderini, Pierluigi Borghini, Giancarlo Cremonesi.
C’erano anche i costruttori Toti e Armellini. Perfino la famiglia Stirpe. E molti altri.

I commensali si sono autotassati: le mezze maniche ai carciofi e i vini Casale del Giglio sono costati ad ogni partecipante 1000 euro.
1000 euro per circa 1000 partecipanti.
A noi non resta che sperare che il cuoco fosse all’altezza delle aspettative.

Ma Alemanno non si nasconde dietro un dito: il budget per la sua rielezione può contare sul generoso aiuto dei suoi finanziatori, e le spese saranno documentate.

Un po’ più parsimonioso invece Ignazio Marino, che spenderà poco meno di 40 mila euro, ma senza autotassazione e fondi privati.
Il vincitore delle primarie del centrosinistra ha deciso di pubblicare online i costi della sua campagna elettorale, per rispettare il principio che ormai sembra tanto caro alla politica, quello della trasparenza.
Dall’affitto della sala all’Eliseo perfino al costo degli adesivi e della cancelleria (quest’ultima è costata al chirurgo genovese 1.000 euro): tutto è disponibile sul web, così tutti potranno verificare che il tetto massimo di 50mila euro fissato per le primarie sarà rispettato.

Dal canto suo, Beppe Grillo sul blog ha creato una pagina intitolata ‘Obiettivo: 1 milione di euro’, aperta a chiunque voglia effettuare donazioni. La pagina viene aggiornata costantemente sia con riguardo all’entità delle donazioni, sia con riguardo al numero dei donatori.
Grillo ha annunciato che il residuo della campagna elettorale, qualora dovesse esserci, sarà devoluto in favore delle vittime del terremoto emiliano.
Le donazioni non serviranno a finanziare solo la campagna elettorale Capitolina in favore di Marcello De Vito, ma anche qualsiasi evento nazionale e perfino il tour nazionale di Beppe Grillo.

E Alfio Marchini?
Mentre i cuori rossi, il simbolo scelto per la sua lista, riempiono Roma, l’ingegnere nulla dice sulle sue spese elettorali.
Per il momento però, le istruzioni sul suo sito per effettuare donazioni sono chiare e precise.
Ma non siamo maliziosi. Sicuramente i suoi collaboratori staranno aggiornando il sito.
O almeno è quello che ci auguriamo.

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