La Cina soffocata dallo smog

Le foto che arrivano dalla Cina, infatti sono drammaticamente d’impatto e lasciano ben poco spazio all’immaginazione

Tutte le belle parole spese negli ultimi anni a favore di un impatto ambientale più sostenibile sono svanite nel giro di un secondo, di un’immagine. Le foto che arrivano dalla Cina, infatti sono drammaticamente d’impatto e lasciano ben poco spazio all’immaginazione. Milioni di cinesi che, ancora in queste ore, si trovano immersi in una gigantesca nube di smog che rende l’aria irrespirabile, con una visibilità media da Pianura Padana degli anni ottanta. Aeroporti chiusi. Scenari da Disaster Movie.

Vertici, congressi, miliardi di dollari e promesse della serie “..sì, domani vedremo come fare perché dopodomani si potrebbe pensare di programmare la definizione futura del progetto per la riduzione di 3 punti di emissioni  che partirà entro la fine del 2045!?”.

Come quando fuori piove? La logica delle super potenze (vecchie e nuove) è sempre la stessa. E allora, fino a quando non riesci più nemmeno a respirare o ti accorgi che l’acqua del rubinetto della cucina comincia ad avere le stesse proprietà dell’acido tamponato, nulla cambia, se non la sede degli incontri o il padrone di casa di turno.

Nel frattempo piove. Pioggia acida che sta uccidendo le barriere coralline. Fa caldo, tanto che il Pacifico Orientale sforna pesci già a metà cottura e regalerà, per questo e soprattutto a Paesi nordici come il Regno Unito, l’inverno più freddo di sempre. Allaga, perché “el Super Nino”, come è stato ribattezzato, sarà protagonista di eventi alluvionali senza precedenti.

Menagramo? I dati e le immagini parlano da soli. Le vicende meteo ambientali che stanno sconvolgendo il pianeta, anche.

Oltre il Giardino era il titolo di un noto e inquietante film interpretato da Peter Sellers. Geniale. Non senza quel pizzico di humor tipico delle sue interpretazioni. La realtà mescolata alla follia.

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