La proposta del ministro Giulia Bongiorno contro la lingua inglese

La titolare del dicastero della Pubblica Ammnistrazione punta il dito contro l’utlizzo della lingua inglese, che ostacolerebbe i processi di innovazione

Basta con la lingua inglese nella pubblica amministrazione. Può essere riassunta così la proposta del ministro dell P.A. Giulia Bongiorno avanzata durante il convegno nazionale "Digital Italy 2018", che si è svolto a Roma dal 26 al 28 novembre.

Il ministro Giulia Bongiorno contro l'uso dell'inglese nella P.A.

L'uso di termini stranieri, secondo il minstro, metterebbe in difficoltà gli impiegati pubblici e quindi renderebbe più difficile la trasformazione dei processi, impedendo in parte l'innovazione digitale nella pubblica amministrazione.

Giulia Bongiorno, ministro della P.A., al convegno "Digital Italy 2018"

Il convegno a cui ha preso parte Giulia Bongiorno ha rappresentato anche un'occasione di confronto con gli altri paesi europei. L'Italia, secondo i dati del report OCSE "Government at a Glance" è tra i 32 paesi membri quello con la più bassa percentuale di dipendenti sotto i 35 anni (2% contro la media OCSE del 18%) e quello con la più alta percentuale di dipendenti sopra i 54 anni (45% contro la media OCSE del 22%).

 

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