La storia che si nasconde dietro l’uomo che defeca in strada

Si chiama Godenzio, conosciuto come il vietnamita. Cinese d’origine, viene aiutato dai frati di via Donizetti

C’è chi sostiene sia una bufala, chi invece condivide e ricondivide la foto sui social network, gridando allo scandalo, con tanto di ringraziamenti al sindaco Ignazio Marino per il degrado continuo in cui versa Roma. Parliamo della foto che è diventata virale in poco tempo e che ritrarrebbe (pare) un extracomunitario defecare in mezzo alla strada (su questo la foto non lascia intendere nulla di diverso) nel quartiere (pare) di Boccea.

Fatto sta che dopo scene simili, che Roma non ci ha risparmiati, i cittadini della Capitale sembrano non meravigliarsi più di niente, e non mettono in discussione una foto simile: una scena simile, ahinoi, vera o no che sia, finisce per essere considerata reale, una storia di ordinaria follia, o sarebbe meglio dire di ordinario degrado. Ed ecco che dopo il bidet a cielo aperto a due passi da Palazzo delle Esposizioni, e dopo la suite a Termini, arriva la latrina di Boccea – almeno così raccontano le condivisioni sui social network. Ed è forse questa la vera notizia: Roma e i romani non si stupiscono più di niente.

Sempre sul web, si parlava di un filippino. Tuttavia, pare non si tratti di un filippino – la comunità avrebbe già risposto facendo palesare la sua indignazione. Un commento apparso sul gruppo Facebook Roma Pulita, parla di un “cinese” e sottolinea come si tratti di un “ex imprenditore, con problemi patologici di tipo comportamentale scaturiti, probabilmente, dall'aver perso, per questioni di gioco, la sua attività e di conseguenza la famiglia che lo ha allontanato”. Un modo per dire che non si può parlare del “ ‘solito’ immigrato zozzone che crea degrado”. E infatti no. Qui non si tratta di sbattere il mostro in prima pagina. Chi si è indignato, lo ha fatto a prescindere dalla nazionalità dell’uomo. Almeno si spera.

Ma la storia sembra arricchirsi di particolari. E così, anche chi si è lasciato andare a commenti sull'onda dell'emotività è costretto a fare un passo indietro, e a guardare le cose da un'altra prospettiva. È Tvprato.it a raccontare la storia di Godenzio, al secolo Hu Li Xia, un senzatetto cinese conosciuto anche come il “vietnamita”, definito da Fra’ Francesco Brasa come “una persona che ha bisogno di aiuto e non di essere deriso” che – indovinate un po’ – “a fine aprile è stato immortalato mentre, accovacciato, fa un bisogno nelle aiuole davanti alla stazione di Santa Maria Novella a Firenze. L’immagine, diffusa via web, fece scalpore, provocando una lunga discussione sul degrado delle strade fiorentine”. La storia si ripete. Stesso soggetto, parrebbe, e l’immaginario collettivo che sposta la scena di città in città e di quartiere in quartiere. Su Facebook è nata una pagina, Avvistamenti Godenzio, che segue gli spostamenti e la vita di questa persona, anche tramite le segnalazioni degli utenti. Una persona che, sempre Tvprato.it, spiega essere “incapace di intendere e di volere”, “malato di mente”, ma comunque assolutamente innocuo.

Secondo la pagina Facebook lo scatto in questione riguarderebbe realmente la CapitaleRoma Fa Schifo qualche settimana fa parlava dell’arrivo del “vietnamita” a Torpignattara. Attualmente quindi Godenzio si troverebbe realmente a Roma, assistito, quando si lascia avvicinare – come riferisce ancora Tvprato.it – dalla comunità dei frati di via Donizetti.

Insomma, anche a causa di un’ironia, talvolta malata, del web, Godenzio, suo malgrado, è diventato una specie di ‘star’. Ma gli admin di Avvistamenti Godenzio sembrano voler mettere in chiaro le cose e ci tengono a precisare: “Noi siamo con lui non contro di lui. Grazie anche a questa pagina, molte persone che prima lo evitavano, ora con un sorriso gli donano delle piccole grandi cose”. Eppure, sul web, non è difficile imbattersi in commenti denigratori, e fotomontaggi spesso discutibili e di cattivo gusto. Ma per dirla con Fra’ Francesco – la dichiarazione è ancora una volta riportata da Tvprato.it“Invece di farsi un ‘selfie’ potrebbero dargli un paio di mutande o di pantaloni puliti. Lui vive per la strada in condizioni terribili, non è in grado di chiedere aiuto a nessuno, mangia quello che trova rovistando nella spazzatura, dovrebbe essere compatito”. Non deriso. 

Certo è, che se Godenzio ad oggi non è del tutto solo, lo deve solo ai frati o alle suore che, dal giorno della sua venuta in Italia, hanno tentato di aiutarlo. Ed ecco che lo scandalo dell'uomo che defeca in mezzo alla strada, diventa la storia di un uomo che non ha aiuti, un numero zero come tanti, purtroppo, ce ne sono, abbandonato. E deriso da chi non sa vedere oltre il proprio naso, e che dovrebbe puntare il dito non contro Godenzio, ma contro un impianto di assistenza sociale, a quanto, pare, molto vacillante.

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