Lara Caschera, candidata lista Artena Rinasce Felicetto Angelini Sindaco

La candidata consigliere: “Se me ne sarà data la possibilità vorrei continuare a lavorare ancora per la cultura”

Intervista a Lara Caschera, quarantasettenne, avvocato, assessore alla cultura uscente, candidata nella lista Artena Rinasce, Felicetto Angelini Sindaco.

5 anni fa e di nuovo oggi: come ha scelto la lista nella quale si è candidato?

“5 anni che sono passati velocissimamente: quando si lavora alacremente il tempo vola. Ho scelto questa lista perché già ne facevo parte, c’è stata la condivisione di un progetto che riguarda la trasformazione di Artena, la rinascita di Artena, che, però, nella realizzazione prevede dei processi lunghi. Durante il mio assessorato ho intrapreso una serie di iniziative culturali volte alla valorizzazione del nostro paese, tra cui aver avviato l’iter per far rientrare Artena nei ‘Borghi più Belli d’Italia’; non si ottiene un riconoscimento dall’oggi al domani, è un processo che richiede del tempo e costanza nel lavoro da parte dell’amministrazione. Oltre a tutti eventi effettuati all'interno dell'ex Granaio Borghese, che è divenuto il vero cuore pulsante della cultura artenese. E’ anche per questo che ci vuole continuità”.

Può presentarsi agli elettori con qualche proposta più interessante che porta con la sua candidatura?

“Come dicevo prima vorrei portare avanti progetti già avviati come ‘Artena Borgo più Bello d’Italia’. Se me ne sarà data la possibilità vorrei continuare a lavorare ancora per la cultura. Ritengo di aver fatto tanto, di aver fatto tante iniziative culturali, anche per le scuole. Inoltre, vorrei dedicarmi al progetto già avviato per portare ad Artena l’Istituto Superiore. Abbiamo iniziato lavorare in questa direzione e vorremo continuare. Quando mi sono insediata c’era la diatriba tra l’istituto comprensivo unico o il doppio istituto: noi abbiamo sostenuto fortemente l’istituto comprensivo unico perché Artena non aveva le strutture e l’offerta formativa si è rilevata all’altezza della situazione e il tempo ci ha dato ragione. Ho sempre sostenuto che ad Artena ci vuole un istituto superiore: abbiamo avviato l’iter e abbiamo individuato il luogo: l’area adiacente alla scuola Stafano Serangeli”.         

Cosa le piace di Artena e qual è la cosa che non sopporta e che se fosse nelle sue possibilità cambierebbe subito?

“Di Artena amo tutto. Sono nata ad Artena e non c’è quasi niente che non sopporto: un paese quando lo ami lo ami. Siamo una popolazione di testardi. E la testardaggine è un pregio: se ci mettiamo in testa una cosa la realizziamo. Quello che non mi piace è quando la testardaggine degenera: certe volte restiamo chiusi, non andiamo oltre. Per esempio sono rimasta rammaricata del modo di fare opposizione in questi 5 anni di amministrazione: i consiglieri di opposizione miravano a distruggere, a non farci governare. Se avessero fatto delle proposte costruttive e qualcosa di edificante per Artena se lo sarebbero ritrovato in campagna elettorale”.

Artena, grazie alle sue bellezze storiche e architettoniche, ma anche per il suo patrimonio culturale, è certamente uno dei centri più interessanti della provincia di Roma. Cosa può fare l'amministrazione per incentivare il turismo?

“L’amministrazione per incentivare il turismo deve solo proseguire l’opera che abbiamo iniziato. Poi, deve abbattere le barriere architettoniche, come le abbatteremo, per raggiungere il centro storico. Artena deve proseguire quest’opera di rinascita che abbiamo iniziato; per esempio iniziative come ‘Artena Città Presepe’, che richiama migliaia di visitatori e altri eventi promossi da questa Giunta devono proseguire, perchè volte alla valorizzazione di Artena. Ricordo che appena insediata, da consigliere comunale, ho chiamato Rai3 con la trasmissione ‘cronache animali’ per fare un servizio sul mulo. Da lì il nome di Artena è iniziato a circolare. Cosa resta? Resta di far raggiungere il centro storico in modo più agevole. Dare un’accessibilità immediata al centro storico porterà tanti benefici. So che stanno aprendo diverse attività all’interno del nostro borgo. Inoltre, allargheremo la strada per raggiungere il sito archeologico di Piano della Civita, in modo da permettere ai turisti di arrivare sul posto con i pullman”.   

E' stato facile ricandidarsi o ha dovuto rifletterci a lungo?

“Non è stato facilissimo. Perché, mentre con l’attività lavorativa ci si riesce a organizzare, con gli impegni famigliari è più difficile. Però la politica và fatta in modo disinteressato, và fatta da qualche pazzo, come sostengo io, che vuole mettersi a disposizione della collettività. Questo è quello che voglio fare io, mettermi a disposizione della comunità; questa è stata la spinta che mi ha portato alla ricandidatura”.

Il suo messaggio agli elettori per convincerli a votarla

“Mi reputo una persona onestà, anche intellettualmente. Ho uno studio di avvocato avviato. I miei genitori mi hanno cresciuto con sani principi. Mi candido per Artena; per apportare un contributo che so essere il mio per i nostri figli e per le future generazioni. Abbiamo fatto tanto e continueremo a farlo. La continuità è un valore in tutto, nella vita privata, nei rapporti umani: significa non stoppare un progetto che è in divenire. Mi conoscono tutti: sono una persona realizzata, ma nello stesso tempo semplice, onesta, che vuole fare qualcosa per rendere più viviblie questa città e darle tutto ciò che merita perché Artena è la più bella di tutte”.  

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