Cronaca

Latina, 12enne picchiato e insultato dai bulli: “Sei grasso”

Sbeffeggiato, umiliato e infine picchiato da un branco di bulli davanti scuola mentre alcuni compagni riprendevano la scena con il cellulare. Storie di violenza e bullismo molto gravi che stavolta riguardano Latina.

Sono almeno tre le aggressioni segnalate all’ingresso di un istituto scolastico del capoluogo e le modalità restano le medesime. Azioni di gruppo, ma anche gesti di un singolo. I ragazzini hanno colpito a calci pugni e insulti il compagno usando come “giustificazione” la corporatura della vittima.

«Sei grasso» avrebbero gridato al ragazzino mentre lo colpivano e lo schernivano. Alcuni alunni della scuola erano presenti, non hanno preso parte al pestaggio, ma hanno ripreso la scena con i cellulari per poi pubblicare sui social il video.

Almeno tre i bulli individuati

Sarebbero almeno tre i ragazzini, di età compresa tra 12 e 14 anni, che hanno effettuato l’aggressione. Una piccola banda di bulli che semina prepotenze all’interno della scuola media, tanto da allarmare sia i compagni di classe che altre sezioni dell’istituto. Imprevedibile il meccanismo della aggressioni: alcuni sono stati picchiati senza apparente motivo, altri scherniti e insultati per il loro aspetto fisico.

Le famiglie dei bulli e della vittima delle tre aggressioni sono state già convocate dalla dirigente scolastica. Del caso si sta occupando anche la Garante regionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, Monica Sansoni.

La preoccupazione è che i ragazzi formino delle vere bande e inizino a “reclutare” compagni per entrare nel gruppo ed effettuare aggressioni. Il pericolo che il fenomeno diventi “virale” è accentuato anche dal fatto che questi bulli operano al di fuori della scuola assicurandosi che vi sia qualcuno che poi diffonda i video rendendo la loro aggressione di pubblico dominio nelle chat.

Prevenzione e sequestro del materiale

Presto le immagini potrebbero essere acquisite dalle autorità per le verifiche del caso, ma nel frattempo è stato già avviato un monitoraggio della scuola da parte delle forze dell’ordine. «La collaborazione con polizia e carabinieri è costante – spiega la garante Monica Sansoni – ma vogliamo lavorare anche sulla prevenzione, per far capire ai ragazzi che questi episodi sono gravi, mentre troppo spesso vengono ancora considerati goliardici».

Redazione

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