Latina. Storia della città Pontina, dalla bonifica romana a oggi

Il territorio dove sorge venne bonificato dai romani, fece parte dello Stato Pontificio e poi riqualificato negli anni ’30

Latina

Città di Latina

Latina si trova nel centro della Pianura Pontina e il suo territorio arriva fino al mare, con le spiagge di Capoportiere, Foce Verde e Rio Martino. Una parte del territorio ricade nel Parco Nazionale del Circeo con il suo lago di Fogliano.

È una ‘città di fondazione’ ossia appartiene a quel ristretto gruppo di città fondate nel periodo fascista dopo la bonifica della pianura pontina. Questo significa che è nata con un disegno urbanistico e con uno stile architettonico ben preciso che la caratterizza ancora oggi. Prima di allora il territorio era sempre stato caratterizzato da paludi e acquitrini e sono stati i Romani con le loro abilità idrauliche a bonificare in parte la palude e vi fecero passare l’importante via Appia che collegava Roma con Brindisi. Sempre i Romani realizzarono stazioni di posta e borghi come Tres Tabernae (oggi Cisterna), Tripontium (Tor Tre Ponti) e Forum Appii (Borgo Faiti) che viene citato anche negli atti degli apostoli.

Con la caduta dell’impero romano finirono le opere di manutenzione e si riformò la palude sommergendo anche parte della via Appia. Il territorio faceva parte dello stato Pontificio e più volte i papi tentarono di bonificare l’area realizzando dei canali i cui nomi richiamano proprio quelli dei papi, come Canale Sisto o Rio Martino. L’attuale bonifica avviene però solo negli anni ’30 con il fascismo che realizzò un’ottima opera idraulica ancora oggi funzionante. Durante i lavori i progettisti si resero conto di dover realizzare una grande città e scelsero l’area di Latina chiamata “Cancello del Quadrato” dove si trovavano piccoli insediamenti. Il governatore della bonifica Valentino Orsolini Cencelli affidò il progetto all’architetto Oriolo Frezzotti e la prima pietra risale al 1932. Il progetto era stato approvato dal grande architetto Marcello Piacentini e aveva previsto una città a forma ottagonale che partiva da un nucleo centrale rappresentato da una piazza con tutti gli edifici governativi pubblici. La pianta ricordava quella del centro storico di Forlì, la ‘città del Duce’.

Littoria era l’originale nome di Latina e venne popolata da coloni veneti, friulani, emiliani e romagnoli ai quali vennero assegnati poderi dall’Opera Nazionale Combattenti. Un’ultima curiosità: dal nome Littoria deriva poi il nome littorina dato a un particolare tipo di locomotiva automotrice, utilizzato per molti anni dalle Ferrovie dello Stato, perché utilizzata da Mussolini dopo l’inaugurazione della città.

Oggi Latina ha una vivace economia e una intensa vita culturale grazie a gallerie e musei, al conservatorio Ottorino Respighi e ai teatri.

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