Il Parlamento europeo stabilisce per legge la fine del segreto retributivo negli annunci di lavoro. Lo stipendio dovrà essere comunicato obbligatoriamente, nell’annuncio o al massimo durante il primo colloquio con il candidato dipendente.
Lo ha stabilito la nuova direttiva sulla parità salariale e la trasparenza, approvata dal Parlamento Ue e che ora dovrà essere adottata dai Paesi membri nel diritto nazionale entro tre anni. La proposta della Commissione datata marzo 2021 e approvata dopo due anni dal Parlamento comunicare subito lo stipendio, o perlomeno la fascia di retribuzione. Se possibile, l’informazione dovrà essere inserita direttamente negli annunci per la ricerca di personale. Il testo asserisce espressamente che lo stipendio dovrà essere comunicato “senza che il candidato debba richiederlo”.
Precisamente la direttiva recita che il datore deve: “indicare il livello retributivo iniziale o la relativa fascia (sulla base di criteri oggettivi e neutri sotto il profilo del genere) da corrispondere al futuro lavoratore per una specifica posizione o mansione”.
In quei posti di lavoro con più di 50 dipendenti, inoltre, il lavoratore dovrà ricevere informazioni chiare sulla possibilità di ottenere possibili aumenti di retribuzione.
Non solo trasparenza retributiva ma anche parità di retribuzione tra uomini e donne contro il divario retributivo di genere: le aziende sono obbligate per legge a fornire informazioni su questo tipo di gap.
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