Salute e Benessere

Lazio. Arriva in farmacia la pillola antivirale contro il Covid-19

La Regione Lazio sarà la prima in Italia ad avere nelle proprie farmacie la pillola antivirale contro il Covid.

Una rivoluzione già iniziata a gennaio. Infatti, il Lazio era stata la prima regione a somministrare i farmaci contro il virus Sars-Cov-2 attraverso 20 centri Aifa. Una scelta che si è dimostrata vincente dato che ad oggi sono ben 30mila i pazienti curati dalle medicine antivirali.

Pillole antivirali contro il Covid

La prima pillola contro il Covid ad essere stata autorizzata è Paxlovid che contiene due principi attivi: il nirmatrelvir e il ritonavir. Il primo agisce per ridurre la capacità del virus di replicarsi nell’organismo. Mentre il secondo “non ha attività antivirale ma funziona da booster farmacologico prolungando l’azione di nermatrelvir“.

L’AssoFarm (associazione delle farmacie comunali) e la FederFarma hanno già sottoscritto il protocollo operativo con l’Aifa e il ministero della Salute, che resterà in vigore fino a 31 dicembre.

La pillole dovrà essere prescritte dal medico di famiglia e sarà gratuita per tutti i pazienti che ne avranno bisogno in urgenza. Dunque, “da dopo Pasqua, i pazienti che sono risultati positivi e che necessitano di cure mirate potranno recarsi direttamente in farmacia senza andare più in ospedale“, afferma l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato.

Come si legge dalla nota dell’Aifa, “l’assunzione del farmaco è indicata per gli adulti che non necessitano di ossigenoterapia supplementare e che sono ad elevato rischio di progressione a Covid-19 severa“.

Per quanto riguarda il dosaggio viene raccomandata l’assunzione di “300 mg (due compresse da 250 mg) con 100 mg di “ritonavir” (una compressa da 100 mg)”. Questi dovranno essere “assunti insieme per via orale ogni 12 ore per cinque giorni“.

Risulta importante per la guarigione anche la tempestività con cui si assumerà il farmaco. Infatti, secondo le raccomandazioni “Paxlovid” deve essere assunto entro 5 giorni dall’insorgenza dei primi sintomi. Inoltre, il trattamento non dovrà essere interrotto anche nel caso in cui il paziente dovesse essere ricoverato per complicanze derivanti dalla sua condizione.

Nonostante le reazioni avverse, gli studi hanno dimostrato che la pillola contro il Covid non reca problemi acuti. Fino ad oggi gli unici effetti collaterali riscontrati sono cefalea (come nell’1,4% dei casi) o vomito (1,1%).

Redazione

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