Come per il personale sanitario e le forze dell’ordine arrivano i test sierologici anche per il personale della scuola della Regione Lazio. Il presidente della Regione Zingaretti, e l’assessore alla Sanità, D’Amato, insieme all’assessore all’Istruzione, Di Berardino, hanno presentato l’iniziativa.
Lo scopo è quello di “fare iniziare l’anno scolastico in sicurezza, mettendo in una condizione di serenità sia le famiglie che gli insegnanti”.
“Si è messa in moto la macchina che ci vedrà come prima regione italiana a sottoporre a test sierologico circa 120mila operatori delle scuole.
Insegnanti, operatori tecnici, personale di sostegno, amministrativo, ausiliario di ogni istituto di ogni ordine fino al secondo grado, comprese le paritarie, quelle professionali e i servizi educativi dell’infanzia. E’ già stata pubblicata la gara per acquisire oltre 120mila test”, ha spiegato D’Amato.
“La metodologia sarà la stessa usata per gli operatori sanitari e le forze dell’ordine. Quindi con prelievo venoso, tampone immediato in caso di positività alla siero prevalenza e isolamento in caso di positività al tampone. Dal punto di vista scientifico ci sarà la supervisione dell’istituto Spallanzani di Roma”.
“L’intenzione della Regione è iniziare con i primi test subito dopo Ferragosto. È stato dato mandato a tutte le Asl di prendere contatti con i competenti uffici scolastici provinciali per partire entro il 20 agosto”, ha aggiunto D’Amato.
“Il servizio sanitario regionale sarà pronto, speriamo di trovare gli insegnanti tornati dalle ferie perché desideriamo completare il test entro settembre, in modo da aiutare l’avvio dell’anno scolastico. Questo non è un test propedeutico all’inizio dell’anno scolastico che partirà secondo le modalità stabilite dal governo”.
Il presidente Zingaretti ha sottolineato che “si sta abbassando di molto il livello dell’età di coloro che contraggono il virus, il che conferma quanto è importante essere la prima regione italiana che ha acquistato questi test con gara pubblica e opera per una riapertura sicura delle scuole a settembre”.
Cosa succederà in caso di positività al Covid da parte di un alunno? “Ci muoviamo sempre sul concetto di testare, tracciare e trattare.
Faremo lo stesso anche in ambito scolastico”, ha risposto D’Amato. “Abbiamo il miglior contact tracing italiano. Se ci saranno situazioni di positività, che speriamo siano le meno possibili, i contatti stretti verranno tracciati e isolati immediatamente. Utilizzeremo anche le uscar, che abbiamo messo da diverso tempo a disposizione dell’intero sistema”, conclude l’assessore regionale alla Sanità. (Mtr/Dire)
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