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Le 8 discariche di Villa Ada

di Redazione
Grazie a Legambiente, lo scorso anno sono state ripulite 2 zone della Villa romana
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Nei boschi di Villa Ada ci sono 8 discariche per una superficie complessiva di circa 6.000 metri quadrati, 8 resti di accampamenti e 6 punti di degrado.
E' quanto emerge dal terzo censimento effettuato dal Circolo Legambiente ‘Sherwood’ nel parco sulla via Salaria. La situazione appare in lento ma progressivo miglioramento: nel 2012 erano state rilevate 10 discariche.

Il risultato, però, è frutto unicamente delle campagne di volontariato messe in campo da Legambiente per la pulizia di questa preziosa villa storica sulla via Salaria.
Lo scorso anno, infatti, sono state effettuate 2 bonifiche durante la campagna ‘Puliamo il Mondo 2012’: è stato parzialmente risanato il versante Nord di Monte Antenne (lato Olimpica-viale della Moschea) dove erano stati gettati nel dirupo grandi elettrodomestici che sono stati rimossi grazie all'intervento di speleologi che si sono calati con le corde, e alcuni dei rifiuti speciali e nocivi (pneumatici e batterie di auto) accumulati nel fossato di Forte Antenne.
Permangono però delle grandi discariche cronicizzate, come la distesa di calcinacci che ricopre il versante ovest del Colle delle Cavalle Madri.
Restano gravi, nonostante le bonifiche, la situazione di Monte Antenne e quella del muro di confine su via di San Filippo Martire; mentre attende di essere rimosso l'amianto della casetta accanto al Casale della Finanziera.
Si segnala, infine, il perdurare di un inquinamento diffuso, con resti di accampamenti nelle cavità sotterranee e si aggiunge il punto di degrado della fontana storica all'esterno di Villa Polissena.

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“Villa Ada è un po’ più pulita, ma c’è tanto da fare – spiega Lorenzo Grassi, coordinatore del Circolo Sherwood – il Campidoglio ha attuato solo uno degli interventi di prevenzione del degrado e degli sversamenti abusivi che avevamo suggerito negli scorsi censimenti: la staccionata a protezione dei Bambù accanto al pratone del lago superiore. Non è stato poi avviato alcun intervento di riqualificazione dei tanti punti di degrado. Solo l'ex Rifugio antiaereo Savoia, su nostro sollecito, ha visto l'installazione di una cancellata ma resta in attesa di recupero”.

“Le ville storiche e i parchi di Roma hanno bisogno di più attenzione, siamo pronti a portare proposte concrete per il coinvolgimento dei cittadini al Sindaco Marino – afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio – Villa Ada, in particolare, è un gioiello naturalistico e un polmone insostituibile per i romani, bisogna concludere l'opera di pulizia ed eliminare tutte le discariche. Legambiente continuerà in tal senso a sollecitare l'amministrazione oltre che a rimboccarsi le maniche in prima persona con i volontari".
Per Legambiente, su verde e parchi servono nuovi investimenti, sia nel bilancio sia nelle politiche, “smettendo anche di utilizzare le nostre aree più pregiate come scenografia per impropri eventi commerciali lucrativi, che snaturano queste rare oasi ricreative urbane con un impatto insostenibile”, sottolinea Parlati.

 
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