Nella Tuscia, Auser, Spi ed Erinna, insieme, si stanno occupando di promuovere la lotta al femminicidio.
Per aumentare il livello d’attenzione, il 28 settembre, le scarpe rosse ricopriranno piazza del Sacrario.
Partita dalla Toscana, l’idea di questo flash mob di protesta si è presto allargata a molte zone d’Italia: le scarpe rosse rappresentano il sangue delle vittime di femminicidio.
Prima di allora, si potrà aderire alla stessa iniziativa anche a Bagnoregio (27 settembre), a Ronciglione e a Caprarola (19 settembre) e ad Orte e ad Acquapendente (13 settembre).
Che ne sarà poi delle scarpe rosse, una volta terminato il flashmob? Saranno vendute a sottoscrizione. Il ricavato, sarà devoluto ai centri antiviolenza, primo vero argine, primo vero aiuto per molte, moltissime donne.
Di cui, però, non si parla affatto nel disegno di legge anti-femminicidio.
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