Lockdown, Fase 2 e misure adottate a Segni, l’intervista al Sindaco Cascioli

Il Comune lepino al tempo del Coronavirus

Segni intervista al Sindaco Piero Cascioli

Piero Cascioli

Lockdown, Fase 2 e misure adottate a Segni, l’intervista al Sindaco Piero Cascioli. Dopo la grande emergenza si è passati alla Fase 2 del Coronavirus: quella che è la fase di “convivenza col virus”. Una fase che sta permettendo ai cittadini e alle imprese di tornare gradualmente ad una vita “normale” per quanto possibile. Restano infatti in atto molte delle restrizioni già presenti nella fase precedente. A Segni come si è gestita la fase del lockdown? Come si sta gestendo la fase di convivenza? Quali misure sono state, o verranno, adottate a sostegno cittadini e commercianti? Lo abbiamo chiesto al primo cittadino Piero Cascioli.

Segni, intervista a Piero Cascioli: lockdown

Sindaco come è stata gestita la fase del lockdown?

«Nella nostra città direi molto bene. In questa fase l’obiettivo primario era, come nel resto d’Italia, quello di salvaguardare la salute dei cittadini invitandoli a tenere comportamenti virtuosi e rispettare le regole impartite dai provvedimenti del Governo e della Regione. Lo abbiamo fatto con numerose ordinanze sindacali e comunicazioni, direi, quotidiane, cercando di tenere al massimo l’attenzione sul rispetto delle prescrizioni ed informando in maniera puntuale i cittadini. Siamo stati vicini alle persone contagiate ed alle loro famiglie poste in quarantena, assicurando, per quanto di nostra competenza, supporto ed assistenza».

«Con i servizi sociali del Comune abbiamo distribuito celermente buoni spesa per un valore di circa centomila euro a centinaia di famiglie e persone più indigenti. Il tutto è stato fatto in sinergia, in maniera esemplarmente corale, con il prezioso supporto della protezione civile di Segni, la Polizia Locale, i dipendenti comunali, i Carabinieri, le associazioni. Devo dire che anche la cittadinanza si è comportata in maniera molto civile, rispettando alla lettera tutte le regole che la situazione richiedeva. Anche per questo, probabilmente, abbiamo avuto a Segni pochissimi contagi. Approfitto per esprimere grande gratitudine a tutti. C’è stato veramente un bellissimo esempio di compartecipazione e senso di appartenenza alla comunità».

Segni, intervista a Piero Cascioli: Fase 2

Siamo alla fase 2 dell’emergenza Coronavirus, quali gli aggiornamenti più importanti, quali le misure in arrivo?

«Nella fase 2 è emerso con forza il problema delle conseguenze economiche di questa epidemia. Si lavora, pertanto, su due fronti: quello della tutela della salute, che naturalmente resta l’obiettivo primario; quello della ripartenza delle attività economiche sfiancate da due mesi e più di chiusura. Seguendo le indicazioni del Governo e della Regione e nell’ambito della nostra ristretta discrezionalità, abbiamo riaperto le attività commerciali, gli esercizi di ristorazione con orari ancora limitati, i servizi alla persona, ecc. Anche in questa fase cerchiamo di informare quanto più possibile tutti i soggetti interessati, con comunicazioni e materiale divulgativo».

«Nell’ultimo decreto legge il Governo ha stanziato fondi importanti a favore dei Comuni. Uno di 3 miliardi di euro per far fronte alle mancate entrate degli Enti locali, ed uno di 6,5 miliardi per consentire di pagare debiti commerciali certi liquidi ed esigibili. Certamente una preziosa boccata di ossigeno in mancanza della quale tutti i Comuni, nessuno escluso credo, sarebbero andati in default. Per quanto ci riguarda, attingeremo sicuramente da ambo i fondi».

Segni: misure a sostegno di cittadini e commercianti

Sindaco, quali iniziative verranno messe in campo per aiutare i commercianti di Segni?

«Insieme alle misure previste dal Governo e dalla Regione, stiamo lavorando, devo dire insieme anche alle forze politiche di minoranza, per mettere in campo delle risorse a carico del bilancio comunale a sostegno delle attività commerciali della nostra città. In particolare, le misure riguarderanno una riduzione sulla Tari per gli esercizi che sono stati obbligatoriamente chiusi nel periodo emergenziale. L’esenzione dal pagamento della Tosap/Cosap nel periodo estivo per gli esercizi commerciali colpiti dalla crisi legata all’epidemia. L’esenzione del pagamento della tariffa scuolabus; il differimento del pagamento Tari a tutti i cittadini. Un grande sforzo, indubbiamente, a fronte di una situazione economico finanziaria di per se già molto critica. Però è giusto che sia così».

Quale altra manovra economica si aspetta dal Governo per i Comuni?

«Siamo in stretto contatto con gli altri Comuni  del territorio e con l’Anci Lazio; le richieste vengono presentate in modo corale ed uniforme, tanto i Comuni hanno in linea di massima tutti gli stessi problemi. Intanto ci aspettiamo un differimento dei termini di scadenza di bandi e procedure che sono state oggettivamente paralizzate nel periodo emergenziale, il rischio è di perdere finanziamenti importanti già assegnati. Siamo consapevoli che il Governo sta facendo uno sforzo immane, ma credo che sia auspicabile una maggiore attenzione agli Enti che sono più vicini al cittadino e, quindi, ai problemi connessi».

«Noi Sindaci siamo in prima linea e spesso facciamo da parafulmine alla rabbia, alle paure, alle necessità, dei cittadini, e non abbiamo mezzi e risorse adeguate per farvi fronte. Ecco allora il corto circuito tra popolazione ed istituzioni pubbliche, corto circuito che però può essere evitato, rispettando quel tanto decantato principio di sussidiarietà, fornendo appunto più mezzi, più risorse, più fiducia, più opportunità ai Comuni».

Lascia un commento