Luca Baiera: “Telemetria? Lo specchio tecnologico della prestazione sportiva”

La Telemetria è un sistema telecomunicativo che agisce su base informatica sfruttando principalmente la tecnologia senza fili Wireless

Luca Baiera, preparatore atletico

Luca Baiera, preparatore atletico che usa il metodo della Telemetria

Luca Baiera è preparatore Atletico, Allenatore Settori Giovanili F.I.G.C. – L.N.D. UEFA C. Istruttore Ginnastica Posturale Funzionale, Istruttore Fitness per il Dimagrimento, Kinesiologo.

Da Operatore nell’ambito delle Scienze Motorie con indirizzo Biosanitario, si occupa principalmente di preparazione atletica negli Sport di squadra e attualmente nel Calcio. Oltre a prendersi cura di tutto quanto ruota intorno al mondo del benessere psico-fisico della persona. Lo abbiamo intervistato.

La Telemetria

Cosa si intende nello specifico per Telemetria?

La Telemetria è un sistema telecomunicativo a distanza che agisce su base informatica sfruttando principalmente la tecnologia senza fili Wireless. Lo scopo di questo sistema è quello di monitorare, in tempo reale, dati e informazioni essenziali, a volte vitali, in vari settori e ambiti operativi. La Trascrizione e Trasmissione di tutti questi dati, può avvenire con diverse modalità in base all’uso che di essi ne viene fatto e agli scopi che si vogliono perseguire. E sulla base di questa premessa, è possibile confinare la Telemetria all’interno di due Macrosistemi.

Se il flusso di informazioni parte da un’origine e si dirige verso una direzione univoca esclusivamente per la raccolta quantitativa di parametri ed evidenze, per poi essere elaborate in un secondo momento, siamo in presenza della Telemetria monodirezionale.

Se invece, il sistema di trasmissione di dati e nozioni è operante verso una duplice direzione, in una sorta di andata e ritorno per così dire (trasmettitore di origine – ricevente, Software per lo scaricamento e l’elaborazione), allora siamo in presenza della Telemetria bidirezionale finalizzata. In modo particolare, per la ​modifica in tempo reale di un determinato parametro atto alla modulazione, rimodulazione e aggiustamento, a distanza, di una specifica attività soprattutto a livello industriale.

Quali sono gli ambiti di applicazione della Telemetria?

Come tutte le Tecnologie avanzate, gli ambiti di applicazione sono molteplici. Tra i più importanti e rilevanti possiamo annoverare l’ambito Bio medico (Biotelemetria) che a sua volta ben si interseca con l’ambito sportivo. Che, in questa sede, è quello che ci interessa maggiormente approfondire. L’associazione sussiste tra la sfera Bio medica e quella sportiva e riguarda principalmente il monitoraggio in tempo reale della Frequenza Cardiaca (Telemetria Cardiaca). Un parametro di vitale importanza in entrambi gli ambiti per il controllo dell’attività del cuore a distanza. Tanto per un paziente ospedalizzato che è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico, per esempio, quanto per un atleta durante lo svolgimento di un allenamento o una gara.

In ambito specificamente sportivo, come funziona la Tecnologia Telemetrica?

Solitamente, quando sentiamo pronunciare il termine Telemetria, il primo Sport che ci viene in mente è quello Specialistico dei Motori (Automobilismo e Motociclismo tra tutti). Gli Ingegneri moderni, tramite appunto la raccolta dei numerosissimi dati che pervengono dai veicoli e dai piloti in prova o in gara, riescono a parametrare al meglio le prestazioni su pista dei veicoli stessi.

Tuttavia, negli ultimi anni e soprattutto in ambito professionistico, anche negli Sport di squadra e soprattutto nel Calcio questa Tecnologia ha preso sempre più possesso dei Sistemi Biometodologici di allenamento. Dando la possibilità ai Preparatori Fisici e ai loro collaboratori di visualizzare ed elaborare in tempo reale i dati provenienti dalla performance dell’atleta. E al fine di modificarne nell’immediato e se necessario, i relativi carichi di lavoro. Successivamente quei dati andranno a generare nuove sollecitazioni e nuovi adattamenti allo stress fisico da parte dell’organismo. Adattamenti finalizzati a una migliore prestazione sportiva.

Quali sono i parametri che si possono monitorare nella prestazione del calciatore tramite la Telemetria?

Nell’ambito della prestazione sportiva del calciatore, i dati che possono essere rilevati e monitorati sono diversi. Tra questi, tutti i valori della Frequenza Cardiaca dalle sue oscillazioni al suo andamento medio. Nonché il consumo energetico e il consumo di ossigeno in ambito prettamente metabolico, ma non solo. C’è da dire anche che, nella strumentazione generale della Telemetria Applicata, c’è da annoverare il Gps (in uso pressoché dalla fine degli anni ’90, negli Sport di Squadra). E’ un piccolo oggetto che il giocatore porta con sé nel taschino di un top e che ne calcola i movimenti nello spazio e nel tempo. Ma anche la velocità media, le esplosioni in accelerazione, i Km percorsi sul campo, tra le maggiori misurazioni, in base ai segnali che il Gps riceve dai satelliti.

Come il Gps dell’automobile

Allo stesso modo di come il GPS dell’autovettura calcola il percorso da svolgere tramite gli stessi segnali satellitari. Il GPS, dunque, lo potremmo definire come uno degli strumenti principali nella valutazione della Performance del calciatore. E’ di notevole aiuto anche e soprattutto per la definizione delle sedute di allenamento da parte dei Preparatori Fisici. In stretta collaborazione con i Responsabili Tecnici della squadra naturalmente, potendo andare a valutare tutti gli elementi che compongono i carichi di lavoro da sottoporre ai giocatori in allenamento. Nonché la loro struttura a livello biometodologico per l’applicazione sul campo.

Le sedute di allenamento di un calciatore sono rappresentate e integrate dall’associazione e l’equilibrio tra lavori a secco (Generali) e con la palla (Specifici). E, nell’ambito della valutazione dei parametri relativi ai carichi di lavoro, il GPS rappresenta una risorsa fondamentale. In unione con altri biomarkers inerenti la misurazione della condizione Bio-fisica dell’atleta, nella definizione del giusto Stress Fisico al quale sottoporre l’atleta. Proprio al fine di preservarlo anche dal rischio di incorrere in infortuni di natura muscolare o addirittura articolare durante la stagione agonistica.

Come potremmo chiudere questa interessantissima chiacchierata in ambito Tecnologico – Sportivo?

Dicendo che la Scienza e soprattutto il Metodo Scientifico, quando viene applicato al Movimento, con l’apporto anche della Tecnologia, può dar vita a qualcosa di estremamente utile.ed affascinante nella frontiera del progresso, degli obiettivi da perseguire e dei successi da centrare nello Sport, nella sua integrità e globalità.

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