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Lucciole per lanterne

La Sardegna e le sue vittime hanno fatto sussultare la solita politica italiana che, prontamente, il mattino successivo, dopo colazione, si è riunita per rispolverare riti e scongiuri, promesse e chiacchiere che non incantano più nessuno se non le dirette tv impennate dal medesimo share tinto di catastrofismo e di drammaticità che quasi, quasi sembra un film.
La Sardegna e le sue vittime saranno presto dimenticate. Una parentesi sfortunata da archiviare insieme alle altre tragedie più o meno annunciate e delle quali è responsabile chi doveva controllare e non lo ha fatto, chi non doveva firmare ed ha firmato. Cementificazione selvaggia, boschi e foreste bruciati regolarmente, torrenti e fiumi deviati, rifiuti tossici di tutti i tipi piantati come cipolle fanno il resto. D'altronde, da un Paese che, fino a ieri, aveva una Regione, una Regione sola, che aveva più forestali del Canada! cosa ci si può aspettare se non quello che accade?
E allora, sfortuna nera, proprio quando un Governo come quello italiano si fa in quattro, cinque, mille… per cercare qualche miliarduccio per coprire la coperta troppo, troppo corta per poter continuare a dire al mondo che c'è la ripresa!? (ma non lo diceva anche quell'altro, di governo?) cosa ti va a capitare, la tragedia, un tifone! E ci scappa pure il morto, tanti morti!
Forse, ora almeno, qualcuno di quelli che hanno votato a favore dell'azzeramento del dovuto tributario dai gestori delle slot (98 miliardi di euro!), avrà avuto uno slancio di dignità e si sarà pentito di quel voto che ha regalato quattro finanziarie a non si sa chi, non si sa perché. Forse… Beato chi ci crede…
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