Luis Sepulveda: “Gli amici non muoiono e basta, una forza atroce ci mutila della loro compagnia”

Mimmo Politanò ricorda lo scrittore cileno

Luis Sepulveda

Luis Sepulveda

“Gli amici non muoiono e basta: ci muoiono, una forza atroce ci mutila della loro compagnia e poi dobbiamo continuare a vivere con quei vuoti nelle ossa…” e Luis Sepulveda era una di quelle persone che sentivi subito amico; pur se lo conoscevi soltanto attraverso i suoi scritti; o perché lo avevi incontrato di sfuggita alla Fiera di Francoforte, o in qualche presentazione d’un libro, magari a Parigi.

Luisito nacque dall’amore di un comunista cileno e di un’infermiera di origine ‘mapuche’, nel 1949, a Ovalle, un comune capoluogo della provincia di Limarí, nella Regione di Coquimbo, in Cile.

Sua madre, nei cromosomi gli trasmise il coraggio dei mapuche, questo popolo dai tratti alteri, scolpiti dal ‘Pampero’ e dalle parole ataviche e dalle battaglie mai perse, contro gli invasori europei.

L’idioma mapuche è il ‘mapudungun’. E ‘mapuche’ significa ‘Popolo della terra’. Che = Popolo e Mapu = della Terra. E Luis, questo significato, lo portò dentro fino alla fine, adoperando la sua arte di scrivere per mettere in luce il rapporto uomo-terra e il pericolo dell’onnipotenza umana in questo misterioso connubio, in cui l’arroganza dell’uomo, è così cieca, da illuderlo di poter dominare, manipolare con la tecnologia, la potenza innata del nostro pianeta e la vita medesima.

“Tocca agli scrittori essere la voce degli ultimi e dei dimenticati”, scriveva e diceva ogni qualvolta aveva l’occasione. Fu sempre al servizio dei diritti umani e della letteratura. Intensificò il suo impegno sociale da quando entrò a far parte della guardia del presidente Salvador Allende, massone progressista destituito nel ‘golpe’ messo in atto in Cile, dal massone conservatore Henry Kissinger, consigliere per la sicurezza nazionale e segretario di stato USA durante le presidenze di Nixon e Ford (e secondo lo storico, politologo,filosofo, ex maestro Venerabile della loggia “Monte di Sion di Roma Goi” già membro della Ur-Lodge “Thomas Paine! e Gran Maestro del movimento massonico “Grande oriente democratico) appartenente alle potenti logge conservatrici, neo aristocratiche e oligarchiche Ur-Lodge “Compass-Rose” e Three eyes”, con bombardamenti sulla casa di governo, la Moneda.

Con molta probabilità, Luis, stando accanto ad Allende diventò pure lui, massone democratico.

Ieri, dopo aver lottato, fin dal mese di febbraio, contro il coronavirus, nell’Hospital Universitario Central de Asturias, Correntes d’Escritas, Luis Sepúlveda, grande viaggiatore, ha intrapreso il suo ultimo viaggio terreno verso una dimensione sconosciuta. A noi restano, per continuare a viaggiare insieme a lui, i suoi libri d’avventura alla Verne o alla Conrad, da leggere avidamente.

Certo però, che se fosse vero, quello che alcuni raccontano sull’origine scientemente programmato in laboratorio, del Covid 19, da parte di ‘scienziati’ acquiescenti davanti a componenti delle Ur Lodges massoniche conservatrici, oligarchiche, neoaristocratiche e sataniste, dominanti, internazionali, sarebbe per lo scrittore cileno un insopportabile scherzo malefico (finanche nell’aldilà) del destino. Lui, socialista, democratico, probabilmente affiliato (come già detto) alla medesima loggia del grande medico e presidente cileno, don Salvador Allende, sarebbe veramente incazzato.

Luis, mapuche, adios!

Luis: Inalmew.

Traduzione dal mapuche: Inalmew = Ci vedremo sulle rive di qualche luogo.

Mimmo Politanò

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