M5S, “Rimborsopoli”, Altri 3 nuovi nomi scoperti dalle Iene

“Il Movimento ha i dati di tutti i bonifici dei parlamentari. Perché aspetta che facciamo noi i nomi per intervenire? Sta coprendo qualcuno? Vuole limitare i danni?”

Le Iene con l'ultima uscita dell'inchiesta di Filippo Roma e di Marco Occhipinti svelano tre nuovi nomi di parlamentari coinvolti nelle mancate restituzioni di parte dello stipendio al fondo del microcredito targato M5S. E spunta anche una nuova tecnica per far risultare tutto in regola. I nomi mai svelati finora sono quelli di Francesco Cariello, Emanuele Scagliusi e Federica Dieni, questi ultimi candidati all'uninominale rispettivamente in Puglia e a Reggio Calabria, si legge sul sito delle Iene.

"Questi nomi- aggiunge la trasmissione Mediaset- vanno ad aggiungersi a quelli di Giulia Sarti, Massimiliano Bernini e Barbara Lezzi, parlamentari che non compaiono nella lista degli otto non in regola presentata dal candidato premier dei Cinque stelle Luigi Di Maio a seguito della nostra inchiesta, ma che sono tirati in ballo invece dalla nostra fonte, un ex attivista del Movimento. Il totale sarebbe quindi di quattordici parlamentari coinvolti nella "Rimborsopoli" a Cinque stelle, come preannunciato nell'ultima uscita della nostra inchiesta.

Il Movimento ha i dati di tutti i bonifici dei parlamentari da più di una settimana, tuttavia ha deciso di prendere provvedimenti solo nei confronti di otto di loro. Perché aspetta che facciamo noi i nomi di chi ha commesso irregolarità per intervenire? Sta coprendo qualcuno? Vuole limitare i danni?"

Per Giulia Sarti, capolista nel listino proporzionale e candidata all'uninominale nel collegio di Rimini per i Cinque stelle, scrivono le Iene sul sito, mancano all'appello sei bonifici per un totale di 20.580,79 euro. Con una denuncia in procura ha scaricato le colpe sul suo ex fidanzato e collaboratore, Bogdan Andrea Tibusche, dicendo che gli aveva permesso di trattenere dei soldi per risolvere dei problemi di salute, ma che lui le aveva promesso che li avrebbe poi restituiti.

Dopo che sul nostro sito abbiamo pubblicato il suo nome nella lista dei dieci "furbetti", ha mantenuto un silenzio ferreo, tanto che non si è fatta vedere al comizio con Di Maio nella sua Rimini e a noi non ha mai risposto al telefono. Ma è di poche ore fa l'annuncio su Facebook: ha deciso di autosospendersi perché, scrive, "finchè questa triste storia non verrà chiarita, io voglio affrontarla da sola e non arrecare il benché minimo danno a questa fondamentale campagna elettorale".

In attesa di chiarimenti (l'ex fidanzato, che è stato interrogato dalla Procura di Rimini fino a notte fonda, ha annunciato di aver registrato "telefonate e messaggi"), passiamo agli altri due "salvati" da Di Maio. C'e' Massimiliano Bernini, campione di restituzioni, per il quale risultano però quattro bonifici nel 2013 che non sono arrivati a destinazione, per un totale di 19.000 euro. Lui si professa innocente.

E Barbara Lezzi, candidata capolista in Puglia: manca all'appello un bonifico per 3500 euro. Lei sostiene che il bonifico sia stato rifiutato e che lei non l'avesse mai revocato. Ma Le Iene hanno sentito la sua banca che con carte alla mano dice che quel bonifico è stato revocato dal cliente. Antonio Bordiga, responsabile dei sistemi di pagamento di Banca Sella, al microfono di Filippo Roma ha detto che la revoca del bonifico poteva essere fatta solo tramite richiesta e firma del cliente.

Le Iene approfondiscono anche la questione dei tre nuovi parlamentari citati dalla fonte de Le Iene fra quelli che non hanno restituito quanto promesso al fondo del microcredito. Il primo è Francesco Cariello, e per lui mancano all'appello 2 bonifici per un totale di 5989 euro. L'abbiamo contattato, ma ci ha risposto che prima di martedì non può rispondere alle nostre domande.

Con i parlamentari Emanuele Scagliusi, candidato nel collegio uninominale in Puglia, e l'onorevole Federica Dieni, candidata nel collegio uninominale di Reggio Calabria, siamo di fronte a una novità molto originale. Nei loro casi non si parla di bonifici pubblicati e mai arrivati a destinazione, ma di bonifici arrivati nel fondo del microcredito solo parzialmente, cioè per cifre minori di quelle presenti nel documento pubblicato dai due onorevoli. Siamo passati dal bonifico eseguito e poi revocato al bonifico direttamente taroccato?

Emanuele Scagliusi, intercettato da Le Iene, non si spiega come sulla distinta del suo bonifico ci sia una cifra di importo superiore a quella arrivata nel fondo. Ma il codice identificativo dell'operazione è lo stesso, quindi qualcuno ha manualmente modificato l'importo della distinta pubblicata sul sito dei Cinque stelle. Per quanto riguarda Federica Dieni, ammette con Filippo Roma di aver gonfiato la cifra del bonifico, ma solo perché aveva poi provveduto a fare un bonifico riparatore dieci giorni dopo.

Infine Ivan Della Valle, il campione dei furbetti, dato a Casablanca, ma scovato da noi de Le Iene in Toscana, dove l'abbiamo raggiunto per un'intervista esclusiva. Nel suo caso risultano mai arrivati al fondo 51 bonifici per un totale di 272.312 euro. Chiede scusa, e ammette: "Taroccavo i bonifici con Photoshop", ma poi attacca i parlamentari del Movimento: "Impossibili 8-9000 euro al mese di spese quando hai ufficio, viaggi e telefono già pagati". E lancia la sfida: "Trasparenza vera? Fuori tutti gli scontrini dei rimborsi non restituiti. Chiedetegli voi Iene e li chieda anche il candidato premier dei Cinque stelle Di Maio". (Ag. Dire)

Lascia un commento