Categorie: Ambiente

Ma dove sono finiti gli squali bianchi del Sud Africa?

E’ la domanda che si sta ponendo il mondo scientifico che studia gli squali bianchi in Sudafrica. Da diverse settimane, infatti, gli squali sembrano spariti dalle acque di alcune delle più note località per gli avvistamenti e lo studio di questi grandi predatori, Mossel Bay per esempio, sul versante orientale del Paese e Gansbaai, meno di 200 km da Città del Capo.

Ed è proprio in quest’ultima località, un vecchio villaggio di pescatori divenuto famoso in tutto il mondo per l’alto numero di squali bianchi che pattugliano le fredde acque intorno a Dyer Island alla continua ricerca di otarie, che la situazione appare più preoccupante. Sono settimane, infatti, che gli sporadici avvistamenti di grandi squali si contano sulle dita di una mano, tanto che gli operatori di cage diving della zona che collaborano con studiosi e ricercatori, cominciano ad essere allarmati dalla situazione in atto. Studiosi e biologi marini cercano risposte e azzardano ipotesi. Come la sudafricana Alison Towner che ha redatto un quadro  della situazione, illustrando l’involuzione delle osservazioni di squali verificatasi a partire dagli ultimi due mesi appena trascorsi. “Dopo un dicembre significativo che aveva fatto ben sperare sul numero di squali presenti nell’area di Gansbaai, ha spiegato, il loro numero è cominciato a scendere fino a sparire, praticamente del tutto, nelle prime settimane di gennaio.”

Dicembre, Gennaio e Febbraio, va comunque precisato, non sono periodi particolarmente buoni per avvicinare gli squali nelle acque sudafricane, seppur solitamente, un certo numero di esemplari  viene sempre segnalato. “Ci sono tutta una serie di fattori, ha continuato Alison, che possono aver significato la situazione in atto. Le condizioni atmosferiche segnate da “El Nino” così come la temperatura dell’acqua, unite a diverse segnalazioni di carcasse di balene, tra le quali un capodoglio, nella zona di Città del Capo, possono aver spinto gli squali a spostarsi momentaneamente. I grandi squali bianchi sono migratori capaci di coprire distanze enormi.”

Tra le ipotesi avanzate in merito al bassissimo numero di squali in quelle aree ce ne sono altre che, condivise dalla Towner, ha voluto sottolineare il Direttore della Ricerca di Oceans, Enrico Gennari che, da Mossel Bay, dove opera, ha posto l’accento sulla presenza di un altro temibile predatore che negli ultimi anni,si fa sempre più presente in quelle acque a cavallo dei due oceani, l’Atlantico e l’Indiano: l’Orca.

“La momentanea scomparsa degli squali bianchi che si sta verificando in questo periodo, ha esordito Gennari, è dovuta a tutta una serie di fattori, ambientali e climatici. E’ qualcosa che accade ogni anno ma che, stavolta, oltre a durare più a lungo, sta interessando l’intero Paese. Lo squalo bianco non ama le alte temperature e, probabilmente, in determinati periodi, si sposta più a sud alla ricerca di acque più fresche, anche se, lo abbiamo osservato proprio qui a Mossel Bay, molti esemplari sono scomparsi prima dell’innalzamento delle temperature stesse. Questo che comporta una serie di considerazioni che ci fanno pensare ad un insieme di eventi tali che, in certi periodi dell’anno, allontanano i grandi bianchi dalle nostre coste. La presenza, sempre più frequente, delle orche potrebbe essere uno di quei fattori determinanti.”

Diversi, infatti, sono stati gli avvistamenti di orche lungo le coste sudafricane nell’ultimo periodo.

“E’ certo che il numero delle orche sia in aumento. Nel corso degli ultimi tre anni, ha continuato, abbiamo visto crescere il numero delle loro presenze di anno in anno. Io stesso, ricorda, le ho incontrate poche settimane fa mentre ero fuori con la nostra imbarcazione. Orche e squali non vanno d’accordo. Nemmeno un grande squalo bianco potrebbe tenere testa ad un pod di orche a caccia e per questo, gli squali si tengono a distanza.”

Gli attacchi di orche ai danni di squali bianchi in California, di qualche tempo fa che si tradussero nella scomparsa degli squali per un periodo di tempo da Farallon Island, sono un precedente che si potrebbe essere verificato anche qui, seppure non siano noti episodi del genere in Sudafrica.

Intanto, l’estate sudafricana volge al termine e la temperatura che si abbassa è un elemento favorevole per la ricomparsa degli squali. “Sì, conclude Gennari, la temperatura è scesa e qualche squalo è stato già avvistato. Sembra che la situazione stia migliorando. Gli squali bianchi, è l’augurio di tutti, torneranno a nuotare anche nelle acque. Li stiamo aspettando.”

* La foto dell'orca è di Enrico Gennari

* La foto dello squalo bianco è di Remo Sabatini

Redazione

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