Mafia Capitale, Buzzi ancora nei guai: maxi sequestro da 16 mln

In corso un sequestro di beni da parte della Gdf su beni riconducibili al “ras delle cooperative”

Nuovi guai per Salvatore Buzzi, ormai conosciuto da tutti come il "ras delle cooperative", coinvolto pesantemente nell'inchiesta di Mafia Capitale. In questi minuti il Comando Provinciale della Guardia di Finanza sta eseguendo un sequestro di beni a lui riconducibili, che ammonterebbero a ben 16 milioni di euro

Le Fiamme Gialle spiegano che l'operazione è "in diretta prosecuzione delle attività di accertamento svolte dal Ros dei Carabinieri" sull’impero delle cooperative sociali guidato da Buzzi e sui rapporti con la pubblica amministrazione, in particolare con il Campidoglio.

AGGIORNAMENTO: Il nuovo provvedimento di sequestro, emesso dal Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, eseguito da parte del Gico del Nucleo di Polizia Tributaria, riguarda le quote societarie, il capitale sociale e l' intero patrimonio aziendale, ivi comprese le disponibilitàfinanziarie, della Sarim immobiliare S.r.l., con sede a Roma, in Viale Palmiro Togliatti n. 1639, operante nel settore della "locazione immobiliare di beni propri". La società, legalmente rappresentata e partecipata (quota del 6%) da Emanuela Bugitti, anch''essa già colpita da ordinanza di custodia cautelare in data 2 dicembre 2014 e 4 giugno 2015 – nonché dallo stesso Buzzi Salvatore (quota del 6%) e da Guarany Carlo Maria (quota 1%), risulta controllata dalle note cooperative "29 Giugno Coop. Sociale Onlus", per il 48%, e "Formula Sociale a r.l. Onlus", per il 4%, entrambe già cadute in sequestro il dicembre scorso.

Il patrimonio detenuto dalla Sarim immobiliare S.r.l. si sostanzia in disponibilità finanziarie, partecipazioni societarie e, soprattutto, in una unità immobiliare di ben 2.750 mq, ubicata a Roma, in via Santa Maria di Loreto n. 35, utilizzata dalle cooperative di Buzzi quale casa di accoglienza, dedicata a categorie protette (donne, minori, rifugiati e richiedenti asilo). Il valore dei beni oggi cautelati ammonta a circa 16 milioni di euro, portando il sequestro totale dei beni cautelati nell''ambito dell''operazione ''Mondo di mezzo'' ad oltre 360 milioni di euro. Prosegue, ininterrottamente, da parte del Tribunale di Roma e della Guardia di Finanza, il recupero di spazi di legalità economica.

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