Roma, mandò in coma Chiara: pena ridotta, il padre accusa un malore

Pena ridotta in appello per Maurizio Falcioni, il padre di Chiara in ospedale per la tensione: “Ora è tutto buio”. Grande solidarietà sui social network

Indignazione e rabbia che fanno letteralmente male alla salute, fino ad accusare un malore. E’ quanto accaduto oggi a Maurizio Insidioso Monda, padre di Chiara, la ragazza che nel febbraio 2014 è stata massacrata di botte dal fidanzato Maurizio Falcioni, fino a finire in coma, dal quale è uscita dopo 11 mesi. Nella giornata odierna, infatti, è stata emessa la sentenza di appello, che prevede uno sconto di pena di 4 anni rispetto alla condanna in primo grado. Pertanto l’uomo dovrà scontare 16 anni di carcere in luogo dei 20 previsti in primo grado.

Una sentenza che è stata un colpo al cuore per il padre e la madre di Chiara, i quali hanno subito manifestato tutta la loro indignazione. Purtroppo, per la forte emozione provata, il signor Maurizio ha addirittura  accusato un malore, che lo ha costretto a recarsi in ospedale. Lo si apprende da un post su Facebook scritto dalla moglie, la signora Danielle: ” Oggi si è tenuto il processo a Falcioni – ha scritto la donna – e quell’essere inqualificabile che ha massacrato mia figlia a vita. Contrariamente a tutte le aspettative delle persone civili è stata ridotta la pena a 16 anni . Non ci sono parole, se non che è una vergogna . Maurizio è in ospedale con ipertensione. Io ora vado da Chiara dopo essere stata trattata da delinquente da un ispettore di polizia“.

Lo stesso Maurizio ha confermato l’accaduto: “Ora sono in ospedale al S.Spirito non ho tanta voglia di parlare sono stanco,ora è tutto buio, vedere lui ridere e darsi le pacche sulle spalle con il suo avvocato è stato duro. Ne terrò conto, tu (si rivolge a Falcioni n.d.r.) sarai il mio motivo di vivere ancora”.

Immediati gli attestati di solidarietà da tutto il web, con molte persone che contestano duramente la sentenza. Sui social network è diffuso l’hashtag #iostoconchiara e la bacheca Facebook di Maurizio Insidioso Monda è inondata di messaggi di supporto. “Un assassino tossicodipendente – è uno dei commenti più duri – riduce in uno stato vegetativo una bambina di 20 anni e che cosa succede? Gli riducono la pena, da 20 a 16 anni, mi fate schifo vergognatevi“.

Oggi ho letto del VERGOGNOSO sconto di pena dato a Maurizio Falcioni – ha postato Gigi – l’uomo accusato di aver massacrato di botte a Roma la fidanzata, Chiara Insidioso Monda uscita dal coma dopo molti mesi e attualmente ancora sottoposta a cure. Con grande amarezza, da padre ti dico: tieni duro non mollare,fallo per lei. Quest’uomo vivrà con l’anima tormentata a vita. Maurizio, purtroppo la giustizia italiana non sempre ha la decenza di capire la gravità, dei reati. per questo lasciami dire che sono schifato!

Laura è incredula di fronte a quanto accaduto: “Come si può accettare tutto questo? Se leggerete sui quotidiani che c’è stato un subbuglio fuori il tribunale e papà Maurizio stava a terra è solo perché ha avuto una crisi di nervi giustificata dalla beffa subita e dopo essere stato 3 ore in aula con davanti il carnefice di sua figlia senza poter far nulla“. Al di là dell’idea che ognuno di noi può farsi sulla vicenda crediamo che tutti possiamo essere d’accordo su una delle frasi più ricorrenti di questi minuti: forza Chiara, non mollare. Coraggio Maurizio.

AGGIORNAMENTO, IL MESSAGGIO DEL PADRE A CHIARA:

Sul suo profilo Facebook, Maurizio Insidioso Monda ha pubblicato una lettera indirizzata alla figlia, nella quale spiega con grande amarezza i sentimenti provati oggi:Cara Chiara,oggi sono stato a fianco a colui che ti ha ridotto cosi per sempre. Oggi sei stata oltraggiata da lui, dal suo avvocato e dai giudici che non hanno coraggio.Chiara, l’ITALIA è un paese dove non c’è dignità e oggi in quell’aula si parlava solo del modo in cui riabilitare al mondo quel verme di Falcioni. Nessuno ha mai pensato a come sei e sarai per sempre ridotta e abbandonata, lui ha ricevuto un bellissimo sconto che lo aiuterà a tornare presto a fare la sua vita”.

Oggi – confessa amareggiato il signor Maurizio – mi piacerebbe avere la possibilità di sapere che potrei portarti via da questa Italia, bruciare la mia carta d’identità sarebbe un sogno. Io non mi sento rappresentato più da nessuno in questo paese, si fanno ricorrenze, si fanno salotti e si parla di violenza sulle donne. Ma al dunque chi fa del male a una donna ne esce sempre meglio di chi è vittima”.

Chiarè – si conclude in modo toccante il post – oggi non ci vediamo so’ stato male e non mi sento bene, ma vedrai che domani mi rialzo e ci rivediamo. Tu sei la mia guida e ti ringrazio perché senza di te non posso sta’ “.

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