Rinviata a lunedì 10 febbraio l’udienza durante la quale sarà esaminato il ricorso dell’Italia sulla vicenda dei nostri due Marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Il ricorso italiano chiede che siano presentati immediatamente i capi d’accusa senza fare ricorso al Sua Act, la legge antipirateria interna, che prevede anche la pena di morte.
Il giudice della Corte Suprema di Nuova Delhi, Bs Chauhan, nel rinviare l’udienza, ha però posto alla pubblica accusa un limite – non estendibile – di una settimana per giungere alla conclusione del processo e alla formulazione definitiva dei capi d’accusa per i due fucilieri del battaglione San Marco.
Duro l’intervento di Staffan De Mistura, inviato del governo, presente in Aula per la prima volta: “Abbiamo chiesto alla Corte che, di fronte all’indecisione della pubblica accusa, sia concesso ai Marò di tornare in Italia”.
“La pubblica accusa – ha dichiarato ancora De Mistura – non può più giocare con i tempi. Ci sono stati 25 rinvii giudiziari senza un pezzo di carta”, ha sottolineato De Mistura. “Prima l’unica linea rossa era il non utilizzo del Sua Act. Ora lo sono diventati anche i ritardi”.
De Mistura, inoltre, ha fatto sapere che anche lunedì prossimo sarà presente durante l’udienza.
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