Marco Pannella senatore a vita? Noi ci provammo sul serio

Era il 23 maggio 2002 e Marco era al suo 41° giorno di sciopero della sete per la difesa del principio di legalità nel nostro Paese…

Aprile 2002. Gilberto Casciani, infaticabile promotore di iniziative socio culturali, mi raggiunge in un bar vicino agli studi della radio. E' appena finita la mia trasmissione e uno degli argomenti del programma è stato l'ennesimo sciopero della sete che il leader radicale Marco Pannella sta portando avanti "per il rispetto e il diritto della legalità, per la giustizia, i processi e i problemi legati al mondo carcerario". Con lui scioperano altre 5.300 persone e almeno 2.000 di loro sono uomini e donne reclusi in carcere. Pannella lotta da sempre affinché i detenuti abbiano una vita dignitosa. La situazione degli istituti penitenziari in Italia, allora come oggi, è drammatica e i radicali sentono questa battaglia alla stregua delle loro sfide più importanti. Avvertiamo che è un momento decisivo per dare ancora maggior valore all'iniziativa del leader radicale. Pannella non è un uomo qualunque, lui nelle battaglie politiche ci mette non solo la faccia, ma tutto se stesso, anima e corpo. La qualità degli obiettivi raggiunti da lui e dal suo partito è indiscutibile, si può parlare di rivoluzione per le leggi del nostro Paese, a raccontare solo del divorzio e dell'interruzione di gravidanza. Il valore della sua figura va esplicitato, va definito.

Quello di cui stiamo per discutere con Gilberto è la creazione di un comitato che promuova la nomina a Senatore a Vita di Marco Pannella. Vogliamo unire le nostre forze: io ci metto la radio e il sostegno di migliaia di ascoltatori, Gilberto la sua forza di aggregazione e la sua credibilità nel mondo delle associazioni e della solidarietà, della cultura e della politica. Bastano pochi minuti per decidere di far partire il nostro progetto. A quel punto resta da parlarne direttamente con Marco e con il Partito Radicale. Apprezzano, sono lusingati, ci credono. Il tempo di organizzarci e prepariamo la presentazione ufficiale del Comitato, il 23 Maggio, nelle sale del Centro Sportivo Flaminio sul lungotevere Flaminio a Roma. Con noi naturalmente c'è Marco Pannella, al suo 41° giorno di sciopero della sete: indomito Marco, provocatore senza pari.

Com'è noto, non riuscimmo a farcela. Il presidente della Repubblica, le alte cariche dello Stato, le Istituzioni, rimasero distanti dal calore, dall'affetto, dalla partecipazione e dal sostegno che migliaia di cittadini dimostrarono al leader radicale. E pure molti furono i personaggi popolari che dissero sì al riconoscimento onorifico per Pannella. Ma non bastò. Però in quelle settimane ci furono momenti in cui provammo veramente la soddisfazione di lavorare per un giusto obiettivo, senza mai dubbi. Marco diceva: "Quello che mi importa è che delle persone si aggreghino e lottino insieme per un obiettivo utile per il nostro Paese e motivo di unità nazionale".

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