Marino, Sagra dell’Uva 2014 chiusura in bellezza con Bennato

Grande folla per la tradizionale kermesse dedicata al vino

Quattro giorni di festa grande nella città dei Castelli dove "le fontane danno vino" e grande folla di turisti e appassionati di questa manifestazione che quest'anno è arrivata alla 90a edizione.

La Sagra dell’uva di Marino ricorre infatti ogni prima domenica di ottobre e fu istituita nel 1925 per iniziativa del poeta Leone Ciprelli; da allora è stata puntualmente organizzata ogni anno.

Le sue radici, tuttavia, affondano in accadimenti storici precedenti: contemporaneamente alla festa profana si festeggia infatti anche la Madonna del Rosario, che viene celebrata per commemorare la vittoria della Santa Alleanza contro l’Impero ottomano nella battaglia di Lepanto del 7 ottobre 1571.

Il programma della Sagra dell’Uva di Marino è frutto di ottant’anni di esperienza, di esperimenti e di cambiamenti, ma , ormai da diversi anni, si segue un programma prestabilito senza apportare significative variazioni.

Il nucleo centrale della festa è la domenica pomeriggio, con la ricorrenza profana e il ‘miracolo’ delle fontane che danno vino.

Negli ultimi anni, la festa , che prevedeva la sua conclusione nel giorno della domenica,  si protrae anche al lunedì successivo  (la c.d. ‘Sagretta’) , come replica meno affollata della festa tanto amata.  

E, in quest'ottica, nonostante fosse giorno lavorativo, si è tenuto, dinanzi ad una folla partecipe ed entusiasta, l'atteso concerto di Edoardo Bennato che si è esibito, senza risparmiarsi, insieme alla sua ottima band.

Puntualissimo, ha iniziato alle 21 regalando un ottimo concerto di sana e solida musica rock, ma anche delle sue ballate storiche.  E quindi via con "Vendo Bagnoli", "Il rock di capitan Uncino", "Abbi dubbi", "il gatto e la volpe", "Rinnegato"; ed anche  le bellissime ed intramontabili "Un giorno credi"  e "L'isola che non c'è" e tante altre.

Due ore tutte di un fiato a ripercorrere la carriera folgorante di questo cantautore irriverente e dissacratore e dallo stile e voce inconfondibili. 

A 65 anni suonati, da 40 sulla breccia e nelle classifiche dei 45 giri e LP più venduti in Italia, Bennato può permettersi di essere ancora fedele a se stesso e riproporre i suoi brani nello stesso stile di sempre tanto sono ancora attuali, sia nei testi che nella musica. Così lo vogliono i suoi fans e cosi piace a noi appassionati di musica.

E solo così possiamo perdonargli anche l'improbabile nero corvino dei suoi capelli crespi…

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