Maxi sequestro al boss della Banda della Magliana Diotallevi

La Gdf ha sequestrato in Sardegna, a Porto Rotondo, una società immobiliare e un appartamento per 255mila euro

Torna alla ribalta delle cronache Ernesto Diotallevi, uno degli storici capi della famosa Banda della Magliana. I finanzieri del Comando provinciale di Roma hanno eseguito a Porto Rotondo, frazione del comune di Olbia, un sequestro di prevenzione di una società di mediazione immobiliare, la "Immobiliare del Molo Srl." (con sede a Porto Rotondo), e un appartamento di lusso (situato anche esso a Porto Rotondo, presso il "Villaggio Porto Rotondo"), per un valore complessivo di 255mila euro. Per quanto riguarda la società, gli uomini della Guardia di Finanza hanno posto sotto sequestro l'intero capitale sociale e le relative quote societarie.

Diotallevi è fortemente recidivo: già alla fine dello scorso anno era stato raggiunto da eseguiti tre decreti di sequestro per beni mobili, cespiti immobiliari, società e quote societarie per oltre 25 milioni di euro, grazie agli accertamenti economico-patrimoniali eseguiti dalle Fiamme Gialle del Gico del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma e ai Carabinieri del Ros di Roma. Negli anni scorsi, inoltre, gli erano stati sequestrati 35 immobili di lusso ad Olbia, nascoste in una società immobiliare di Rimini, intestata, secondo l'ipotesi d'accusa, a prestanome, oltre che una villa in Corsica, nell' Isola del Cavallo. Secondo le ipotesi degli inquirenti Diotallevi investiva i capitali illeciti in beni immobili di pregio grazie all'aiuto di insospettabili imprenditori.

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