La richiesta da parte del consorzio che si occupa dei lavori per la costruzione della Metro C di Roma ha chiesto al governo “un commissario straordinario come per le grandi opere previste dal dl Semplificazione“. Per questo da ormai da quasi otto mesi le talpe scavatrici sono ferme nel sottosuolo della città eterna. La tratta in questione, ancora da ultimare, è quella che va da Piazza Venezia a Piazzale Clodio. L’opera è partita nel 2007 ma non sembra trovare pace.
Il motivo della richiesta riguarda i 9 milioni di euro di finanziamento del Mit per collegare via dei Fori Imperiali a piazza Venezia, ma non solo. Intanto però, ogni giorno in cui i grossi animali meccanici sono fermi costa denaro pubblico, e tanto. Roma Metropolitane, partecipata del Campidoglio, è infatti in debito con i costruttori per ben 13 milioni di euro. Obbligata a versarli dopo la condanna in Corte d’Appello.
L’opera ha rilevanza nazionale dunque sembra sussistere la richiesta di un commissario straordinario come per il Ponte di Genova. La nomina di un commissario permetterebbe lo sblocco dei lavori senza ulteriori ostacoli.
I romani e cittadini italiani intanto, sperano solo che i lavori riprendano, e che Roma possa finalmente beneficiare sia nella logistica che nell’economia, del trasporto pubblico di una capitale europea.
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