Un vorticoso giro di tangenti richieste per assicurare il buon esito di procedura legate sia al rilascio del nulla osta da parte della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, sia delle autorizzazioni che la legge richiede ai proprietari di aree tutelate dal punto di vista archeologico, che vogliano eseguire opere di intervento edilizio.
L'indagine condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma ha portato all'arresto di un Assistente Archeologo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in servizio presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio.
L'accusa pesantissima è di concussione. L'archeologa sarebbe stata protagonista in diversi episodi. Oltre al suo arresto, i finanziari hanno iscritto nel registro degli indagati altre 4 persone, tra cui altri 2 appartenenti alla medesima Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio.
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