“Miss sana e bella”. Parola di Roberta Gemma

La star internazionale del cinema per adulti testimonial di “Miss Sana e Bella”

Quando devi incontrare una stella internazionale del cinema porno (e non solo) del calibro di Roberta Gemma, non sai se arriverà la star che ha già alle spalle diversi award o la classica “raccomandata” belloccia tutta pepe. Poi, in orario perfetto, arriva. E la Roberta che scende dalla fuoriserie bianca è quella che le telefonate precedenti l'incontro, mi avevano suggerito. Elegante nella sua curatissima semplicità, ti mette subito a tuo agio, così, davanti ad una confortante tazza di tea, cominciamo a chiacchierare quasi fossimo due vecchi compagni di scuola che si ritrovano dopo anni e con una nuova vita…

“Ero una ragazzina, mi dice, e terminata la scuola ho iniziato a lavorare. Dopo qualche tempo ho iniziato a posare come modella e, successivamente, grazie alla partecipazione ad un concorso fotografico apparso in Rete che metteva in evidenza la mia naturalezza e che doveva aver colto nel segno, testate del calibro di Max e del Playboy Japan si misero in contatto con me per servizi fotografici di rilievo”.
Le foto di Roberta, dove appariva senza veli, mostrando la sua prorompente carica femminile, cominciarono, così, ad apparire sulle pagine delle maggiori testate italiane e internazionali fino alla svolta che porterà Roberta ad osare ancora di più.

“Avevo iniziato a fare qualche spettacolo di carattere erotico, spiega, e le coreografie del mio compagno di sempre (Roberto Giulianelli,ndr) erano fatte apposta per me. Il mio personaggio e la carica che, ogni sera, riuscivo a trasmettere anche con la danza, il mio primo amore, riuscivano a coinvolgere il pubblico che assisteva alle mie serate sempre più numeroso”.
Roberta è una ragazza che, anche grazie al suo fisico, non passa certo inosservata ed è orgogliosa del fatto che non abbia dovuto ricorrere a ritocchi del chirurgo estetico né tantomeno, all’uso di magie del computer per le sue immagini.

“Dopo essere entrata nel mondo degli spettacoli dal vivo, ricevemmo diverse proposte dal cinema che mi riguardavano. Non mi riferisco solo al cinema per adulti nel quale sarei entrata successivamente e per scelta, sottolinea, ma anche del cinema, cosiddetto convenzionale.
Ricordo, continua, il mio no al noto regista Tinto Brass per il suo “Mon Amour”, pellicola, tra l'altro, che registrò un mezzo flop al botteghino, rincuorandomi, in un certo senso, della scelta coraggiosa fatta. La mia fisicità è nota, non sono una taglia 38 e sono orgogliosa delle mie curve del naturali al cento per cento, con tutto il rispetto per chi decide di fare un ritocchino”.

La Moda degli ultimi tempi, quella delle modelle super magre e più o meno costrette alla fame per riuscire a sfilare non le piace. “La televisione e la pubblicità, così come la Moda, dice, impongono dei modelli di bellezza femminile che non sono reali e del tutto lontani dai canoni che definiscono una donna. L'eccessivo dimagrimento è dannoso per l'organismo e, in molti casi, porta ad ammalarsi. L'anoressia, continua Roberta e quegli occhioni celesti si accendono, è un dramma che provoca anche molte vittime. La famosa campagna di Toscani che ritraeva la modella nuda che somigliava più ad uno scheletro che ad una donna, ha fatto scalpore e discutere. Poi, più nulla”.
L'anoressia, così come altre malattie o disturbi legati al cibo, sono temi tanto cari ai salotti televisivi che li affrontano ogni qualvolta si verifica una tragedia per poi dimenticarsene per mesi, anni. Nel frattempo le sfilate e le pubblicità, solo per fare degli esempi, continuano nel silenzio anche dei protagonisti, talvolta.

“Con una mia amica, Silvia Bompiani di Golden Age Events, su questo piano siamo completamente d’accordo e fu proprio Silvia, qualche tempo fa, a propormi di fare da madrina e testimonial per un evento che lei stessa aveva pensato”. Sarebbe nato così il concorso “Miss Sana e Bella”, una manifestazione che voleva rappresentare la donna in tutta la sua naturalezza.

“Tante le ragazze e le Miss che hanno risposto positivamente al concorso, che volevano partecipare” ricorda la Bombiani.
La nostra idea, spiega, era quella di far sfilare la bellezza non contraffatta, quella delle ragazze con taglia 44, 46. Portare nuovamente alla luce dei riflettori il problema legato all'anoressia e alla sofferenza che molte ragazze sono costrette a vivere per continuare a lavorare in certi settori del mondo dello spettacolo. Roberta Gemma, poi, sarebbe stata perfetta per la sua fisicità e bellezza e, perché no, anche per il suo lavoro particolare che avrebbe ulteriormente conferito attenzione all'evento. Era stata scelta la bellissima città di Frascati, una delle perle dei Castelli Romani, come location delle serate. Il Comune, purtroppo, non è stato molto ricettivo. Si è vociferato che la causa potesse essere legata alla scelta della madrina”.
Al solito. I vari Siffredi e Trentalange, ormai sdoganati dalla Tv per bene già da un po', sono di nuovo alla ribalta e quel pubblico che fino a ieri li seguiva come ai tempi della Carboneria, oggi se li ritrova in prima serata, nei reality, quasi ovunque. La Gemma, più che evidentemente donna, non sarebbe degna del “salotto buono”, secondo qualcuno.

“E' stato un grande piacere, interviene Roberta e nel frattempo si è fatto buio, che l'organizzazione abbia voluto me per il concorso. Il mio lavoro mi porta ad essere spesso all'estero, come accaduto anche ultimamente, quando il noto regista Domiziano Cristophano, mi ha voluto nel suo lungometraggio (è un horror molto quotato nel settore, ndr) ma all'invito di Silvia non avrei mai rinunciato perché conosco bene quel mondo e so quanto può essere pericolosa l'anoressia che, ancora oggi, continua ad uccidere. E, stavolta, non è un film”.
Uno degli ultimi lavori della Gemma si intitola Bloody Sin e Club Gemma è il marchio con il quale, nell'ultimo periodo, produce i suoi film.

Lascia un commento