Moda: investitori cinesi puntano brand italiani

Sono pronti a introdurre la moda made in Italy in sei grandi città della Cina

Si è svolta, presso la sede di Unindustria a Roma, una serie di incontri tra aziende della sezione tessile, abbigliamento, moda e accessori e una delegazione di investitori cinesi della regione dello Shaanxi, la cui strategia di marketing è volta ad introdurre brand italiani in una catena di centri commerciali di Xian, Chongqing e altre quattro grandi città della Cina, la cui area geografica vanta una densità demografica di 150 milioni di abitanti. Solo a Xian, "Italy City" riunirà oltre 200 firme della moda italiana.
L’incontro è stato organizzato dalla Sezione Moda Abbigliamento e Accessori di Unindustria presieduta da Vincenzo Cristofaro, che da oggi si arricchisce di due marchi notissimi del pronto moda romano: Sandro Ferrone e List, entrambi molto interessati al grande mercato cinese e, più in generale, a consolidare anche grazie a Unindustria, la loro presenza sui mercati internazionali.

“Come capita spesso – ha affermato Stefano Dominella, vicepresidente della Sezione Tessile, Abbigliamento e Moda di Unindustria e della maison Gattinoni – è stata l’alta moda a fare da battistrada, infatti la sfilata di Gattinoni e Giada Curti a Xian dello scorso settembre, durante il Luxury Expo Ciao Italy, coronata da grande successo di pubblico e stampa, in particolare sui media locali, ha attirato l’attenzione dei buyer cinesi verso la moda di Roma”.

Il Luxury Expo “Ciao Italy” ha come obiettivo principale quello di portare in un’area interna della Cina, in forte sviluppo e con un forte trend di crescita dei consumi e di prodotti del lusso, l’immagine e la produzione italiana. La fashion week di Xian, dopo la grande accoglienza del pubblico e per volontà degli investitori cinesi, è diventato un appuntamento annuale con una formula che comprenderà due sfilate: una per presentare una nuova “icona” della moda italiana, e una seconda riservata a stilisti giovani ed emergenti.

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