Monte Porzio, solidarietà a Consorzio Frascati

E’ stata espressa dal sindaco Gori:”Disinteresse della Regione è inaccettabile”

Dopo aver incassato il sostegno di Fabio Polli, candidato del Movimento Popolare Tuscolano a sindaco di Frascati, il Consorzio Frascati Doc riceve la solidarietà del sindaco di Monte Porzio Catone, Luciano Gori:”Piena solidarietà all’operato del Consorzio di tutela denominazione Frascati Doc e Docg dal Comune di Monte Porzio Catone. Il disinteresse manifestato dalla Regione Lazio nei confronti di un settore strategico dell’agricoltura regionale è inaccettabile e costringe a prese di posizioni forti per la tutela del nostro patrimonio agricolo e culturale, proprio come sta facendo il presidente del Consorzio, Mauro De Angelis”.

“Alcune delle migliori aziende produttrici di vino “Frascati” – aggiunge il primo cittadino – sono presenti nel territorio di Monte Porzio. Si tratta di aziende pluripremiate che hanno raggiunto questi risultati attraverso gli impegni decennali di tutto il settore vitivinicolo. Che il “Frascati” e i vini di questo territorio siano prodotti di eccellenza lo dimostra il rinnovato interesse del mercato e gli innumerevoli riconoscimenti ricevuti. In un periodo di profonda crisi economica il settore agricolo locale registra importanti crescite con un trend positivo sia sui mercati nazionali che esteri. In tale contesto appare incomprensibile che la Regione Lazio non supporti concretamente questo settore come ha sempre sostenuto a parole. Andare al Vinitaly senza la dovuta preparazione significa squalificare il lavoro ventennale di produttori e cantine che hanno investito risorse per il miglioramento sia dei vigneti che delle tecniche di vinificazione, questo è inaccettabile e per tale motivo intendiamo sostenere l’iniziativa del Consorzio”.

Gori ha peraltro ricordato che “la scorsa edizione del Vinitaly ha suscitato molte polemiche e ha lasciato tutti insoddisfatti per l’organizzazione degli spazi della Regione Lazio, un nuovo insuccesso è inammissibile e il ritardo nella programmazione non lascia ben sperare gli operatori di settore che lamentano anche la mancanza di coinvolgimento. De Angelis ha detto che non c’è stata la minima consultazione per l’organizzazione dell’evento, che l’anno scorso ha lasciato molto a desiderare. Il settore vitivinicolo è sano. Intorno alla produzione del vino gira un mondo fatto di lavoro, dalla produzione dei mezzi agricoli, dei fertilizzanti e delle strumentazioni enologiche per finire alla ristorazione e allo svago, una bottiglia di vino rappresenta un territorio e la sua anima, fatta di tradizioni, legami sociali, profumi, leggende e speranze. Se la Regione Lazio non è in grado di dare speranze e futuro allora non resta che migrare altrove, almeno durante il Vinitaly”.

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