Secondo il parere espresso a caldo dal legale di Riina, l'avv Luca Cianferoni, “Giorgio Napolitano durante l’udienza è stato un po’ difeso dalla Corte. Il dibattimento è stato gestito in maniera molto cauta. L’udienza a mio avviso è stata interessante al 51 per cento”.
Cianferoni ha poi sostenuto che ”la Corte non ha ammesso la domanda più importante”, quella, cioè sul colloquio tra Giorgo Napolitano e l'allora Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro durante il quale quest'ultimo pronunciò il famoso ‘non ci sto’”.
Il legale ha spiegato che “questa domanda non ha trovato il diniego di Napolitano, ma quello della Corte che non l’ha ammessa".
Inoltre, oggi pomeriggio, nel corso della trasmissione radiofonica su Radio2 "Un giorno da pecora", Cianferoni, incalzato dai conduttori che chiedevano lumi sui contenuti della deposizione del Presidente Napolitano, ha sostenuto senza mezzi termini che quest'ultimo ha dichiarato di non essere al corrente di quello che succedeva al Ministero degli Interni, in quanto egli si occupava essenzialmente di "economia".
Attendiamo, a questo punto, la trascrizione delle dichiarazioni rese a verbale da Napolitano per verificare l'esattezza delle impressioni dell'avv. Cianferoni oppure per dare atto che sono stati svelati molti dei misteri che avvolgono quel plumbeo periodo italiano.
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