Politica

Lazio, nessuna interruzione dell’attività venatoria

“L’ordinanza presentata dal Tar del Lazio non dispone l’interruzione dell’attività venatoria, ma accoglie parzialmente il ricorso presentato dalle Associazioni ambientaliste (WWF, Lega Antivivisezione, Lega Abolizione della Caccia, Lega Ambiente, ENPA e LIPU), determinando la sospensione di caccia per alcune specie.

L’effetto dell’Ordinanza del Tar riguarda la posticipazione dell’attività venatoria al 2 ottobre per le seguenti specie: alzavola, beccaccino, canapiglia, codone, fagiano, fischione, folaga, frullino, gallinella d’acqua, gazza, germano reale, ghiandaia, lepre europea, marzaiola, mestolone, moriglione, pavoncella, porciglione, quaglia. Mentre rimane confermato l’inizio dell’attività venatoria per la data del 2 ottobre, come già previsto dal calendario approvato dalla Regione Lazio per le seguenti specie: beccaccia, cesena, colombaccio, cornacchia grigia, starna, tordo bottaccio, tordo sassello e allodola. Per quest’ultima il carniere complessivo della stagione viene limitato a 50 capi, mentre viene confermato il carniere giornaliero già previsto di 10 capi.

Sempre per effetto dell’ordinanza del Tar, il merlo e la tortora restano cacciabili dal 21 al 30 settembre, esclusivamente nella forma di appostamento fisso con un carniere giornaliero massimo di 5 capi per cacciatore. Inoltre, fino alla data del 2 ottobre, la stagione venatoria resta aperta con le modalità previste dal calendario, relativamente al coniglio selvatico e alla volpe. Per il capriolo, il cervo, il cinghiale, il daino e il muflone, valgono le previsioni già disposte dalla programmazione regionale.
L’ordinanza del Tar è stata immediatamente comunicata alle Province, mentre sin da oggi è possibile consultare dal sito regionale dell’agricoltura www.agricoltura.regione.lazio.it le variazioni alle disposizioni dell’esercizio venatorio.

Questo del Lazio segue ai ricorsi già accolti dalla giustizia amministrativa delle regioni come la Campania, la Sardegna, il Piemonte, l’Abruzzo e l’Umbria.
Pur ritenendo il calendario venatorio del Lazio il frutto di una sintesi di pareri e richieste espressi dai protagonisti del territorio, dai rappresentanti del mondo venatorio e da quelli delle associazioni ambientaliste, dalle Organizzazioni agricole, non ultimo dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), prendiamo atto di quanto contenuto nell’Ordinanza e procediamo valutando tutte le possibili azioni da intraprendere”.

Lo comunica in una nota l’Ufficio Stampa della Regione Lazio.

Redazione

La nostra redazione è operativa dal mattino alle 7 fino alle ore 24 e in occasione di eventi speciali non si ferma e rimane al lavoro giorno e notte.

Post recenti

Trasporto pubblico, lunedì 6 maggio sciopero 24 ore: disagi a Roma e nel Lazio

Stop di 24 ore, coinvolti Atac, Roma Tpl, Troiani/Sap e Cotral

48 minuti fa

Rinat Akhmetov guida la resilienza energetica dell’Ucraina in tempo di guerra

In risposta alla crisi, DTEK di Rinat Akhmetov è stata in prima linea negli sforzi…

2 ore fa

Michelle Hunziker, il suo dolce preferito è proprio questo: ricetta facilissima che rende la casa profumatissima

Il dolce a cui Michelle Hunziker non può proprio dire di no è questo qui:…

3 ore fa

Pensione, l’orario perfetto per andare a ritirarla e non trovare fila: esiste davvero l’ora perfetta

Vai a ritirare la pensione a quest'ora, è perfetto: zero coda. Anche per questo mese,…

6 ore fa

Il Mercato Contadino ritorna tutte le domeniche a Roma Capannelle

Tantissimi cittadini testimoniano un alto gradimento della possibilità di acquisto di prodotti alimentari freschissimi e…

13 ore fa

Luciana Littizzetto, chi è il nuovo compagno della sua vita: finalmente c’è tutta la verità

Se la amate a Che Tempo Che Fa, non potete non saperlo: con chi sta…

16 ore fa