Nessuno potrà guadagnare più di Zingaretti

La Commissione Bilancio della Regione Lazio ha definito un tetto massimo agli stipendi dei dirigenti

La IV commissione Bilancio, partecipazione, demanio e patrimonio, programmazione economico-finanziaria, presieduta da Mauro Buschini (Pd), ha dato parere favorevole ad altri due articoli della proposta di legge regionale n. 9, concernente il contenimento della spesa regionale attraverso la riduzione dei costi della politica e il riordino della macchina amministrava della Regione Lazio. Via libera unanime a una norma che fissa un tetto ai compensi degli amministratori di enti e societa' regionali che non potranno avere un trattamento economico annuo omnicomprensivo superiore a quello del presidente della Regione.

Tale disposizione e' contenuta in un emendamento all'articolo 22 dell'assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, ove si stabilisce anche che il trattamento dei dipendenti delle societa' non quotate, direttamente o indirettamente controllate dalla Regione, non possa superare il limite previsto per i dipendenti regionali, vale a dire il 60 per cento di quanto percepisce il primo presidente della Corte di Cassazione (circa 175 mila euro).

Via libera anche all'articolo 21 del provvedimento – anche in questo caso con alcune modifiche introdotte in corso d'opera. In attuazione della normativa nazionale in tema di spending review (dl 95/2012), l'articolo 21 demanda alla Giunta regionale la predisposizione di una o piu' proposte di legge dirette alla razionalizzazione del sistema delle partecipazioni regionali. Le proposte di legge della Giunta potranno prevedere la messa in liquidazione degli enti considerati inutili con la contestuale ricollocazione e riqualificazione del personale.

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