“Niente scomunica per suora che ha partorito”

Lo riferisce all’Ansa monsignor Gianfranco Girotti, ex reggente della Penitenzieria Apostolica

Non sarà scomunicata la suora 32enne di El Salvador appartenente all'ordine delle Piccole Discepole di Gesù, che nella giornata di ieri ha partorito un bimbo all'ospedale di Rieti, San Camillo De Lellis.

A dichiararlo è monsignor Gianfranco Girotti, per oltre dieci anni, fino al giugno 2012, reggente della Penitenzieria Apostolica, il primo Tribunale della Curia romana. All' agenzia Ansa il sacerdote ha affermato:"Verrà dimessa dall'istituto e dovrà farsi carico della prole che è nata. Il fatto della gravidanza e della nascita del bambino la impegna a un nuovo stato di vita. Qualunque superiore si comporterebbe così. Mi sento, infatti, di scartare l' ipotesi che la suora possa continuare a condurre la vita religiosa, affidando il bambino a un'istituzione".

Pertanto, a detta di monsignor Girotti, non ci sarà alcuna scomunica:"La sanzione è già quella di essere dimessa dall'istituto religioso. Ora i superiori dovranno aiutarla ad affrontare la situazione. Essendo anche straniera, trovandosi in un paese non suo, non avrà altre possibilità di aiuto, quindi ci sarà sicuramente un sostegno da parte dell'istituto cui apparteneva. Quanto accaduto è deprecabile ma dal punto di vista evangelico deve prevalere sempre l'atteggiamento di aiuto. Questo dev'essere il primo sentimento, tanto più trovandoci di fronte a una vita che nasce".

Il fatto che la suora non lascerà l'istituto è confermato dal vescovo di Rieti, monsignor Delio Lucarelli, che ha dichiarato: "La Diocesi è vicina alla sorella che ha partorito. È molto probabile che lei stessa lascerà l'istituto religioso per avere cura del piccolo. È preferibile che conduca una vita secolare".

Sulla vicenda si è espresso, con molta cautela, anche il sindaco di Rieti Simone Pietrangeli, che all' Adnkronos ha asserito:"Mi esimo dal dare giudizi e spero che tutti lo facciano. In ogni caso il Comune è pronto a farsi carico di eventuali iniziative di solidarietà, nel caso si rendessero necessarie".

Come prevedibile, dal convento vi è stretto riserbo sulla vicenda, anche se la madre superiora ha commentato sinteticamente:"Non ha saputo resistere alle tentazioni non ha fatto del male a nessuno, e proprio non riesco a capire perchè ci sia così tanta attenzione attorno a questa storia".

Qualche particolare trapela anche grazie a una testimonianza anonima, giunta da una delle consorelle della neo-mamma (che ha dato al suo bimbo il nome di Francesco) :"Eravamo all'oscuro della vicenda, anche se avevamo notato che la nostra sorella era ingrassata, ma ultimamente si era chiusa molto anche con noi. Mercoledì mattina ha chiamato da sola l'autoambulanza, e noi ce ne siamo accorte perché era aperto il cancello. Ora con lei in ospedale c'è sua sorella che vive in Italia. Noi siamo qui ad accudire i nostri anziani".
 

Lascia un commento