Il calcio è riconosciuto da molti come lo sport più bello del mondo, la cui immagine viene in alcuni casi rovinata da assurdi comportamenti, a partire dai dirigenti fino ai giocatori. Fa ancora più dispiacere quando episodi,che dovrebbero restare ben lontani dai campi di gioco, come quello accaduto a Guarcino, avvengono nelle categorie inferiori, dove si dovrebbe respirare l’atmosfera genuina del pallone. Peggio ancora è quando a distinguersi, in negativo, sono i più giovani.
Eppure spesso accade che la foga agonistica degeneri in comportamenti deprecabili, come quello messo in atto da un giocatore dell’Atletico Collepardo, squadra di Seconda Categoria impegnata sul campo dello Sport Village di Guarcino. Un ragazzo di 20 anni ha perso la testa prendendo a schiaffi l’arbitro, a causa di una decisione ritenuta inopportuna dal giovane calciatore, nella fattispecie un calcio di punizione non assegnato all’Atletico Collepardo.
Dopo il brutto episodio, l’arbitro non ha potuto far altro che sospendere la partita. Per il 20enne, i Carabinieri hanno proposto il Daspo. Un brutto epilogo davvero, che dovrebbe far riflettere sull’atteggiamento che tutti dovremmo avere nei confronti del calcio: uno sport bellissimo, che va vissuto come tale. Senza sovraccaricarlo di elementi che servono soltanto a rovinarlo.
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