Roma, oggi ancora un sequestro al clan Casamonica

La Guardia di Finanza sequestra beni per 1,5 mln al clan Casamonica

Beni mobili e immobili per un valore complessivo di circa 1,5 milioni sono stati confiscati dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma a Raffaele Casamonica, (classe 1960), membro dell’omonimo clan, già condannato per i reati di usura ed estorsione, al termine del procedimento di applicazione delle misure di prevenzione, patrimoniale e personale,avviato nei confronti suoi e della coniuge Loredana Licheri.

Rigettando i ricorsi nel tempo proposti, la Corte di Cassazione ha condiviso l’impianto accusatorio della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma e ritenuto assolutamente provata la pericolosità sociale del Raffaele CASAMONICA, fratello dell’altrettanto noto Romolo, già campione olimpico di boxe, arrestato nel luglio 2012 per tentata estorsione, unitamente alla moglie. Raffaele CASAMONICA, inserito da oltre trent’anni in sodalizi criminali dediti all’usura, al furto e all’estorsione, ha cominciato la propria carriera criminale nel 1976, a soli 16 anni, con reati di furto e ricettazione.

La lunga lista di precedenti di polizia ha permesso di qualificare il CASAMONICA Raffaele quale“delinquente professionale” che, nel tempo, ha manifestato una spiccata propensione ai reati di usura ed estorsione, avvalendosi della forza intimidatrice scaturente dall’appartenenza alla nota famiglia.

Le attività delittuose garantivano elevati profitti, grazie a tassi di interesse praticati superiori al 150% annuo, che hanno permesso ai proposti di costituire un ingente patrimonio, assolutamente sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, del tutto irrisori.

In particolare il G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo Polizia Tributaria ha sottoposto a confisca cinque terreni, cinque unità immobiliari, sei autovetture (tra cui una Ferrari Spider e due Volkswagen Golf), nonché sette rapporti finanziari, per un totale questi ultimi pari a 260.000 euro.

I beni, ora definitivamente confiscati, entreranno nella piena disponibilità dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati.

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