I carabinieri di Aprilia, agli ordini del tenente colonnello Barbera, hanno rintracciato e identificato i due uomini che erano a bordo dell’auto di Hady Zaitouni, il marocchino di 43 anni deceduto nella notte tra sabato 28 e domenica 29 luglio.
Si tratta di due pregiudicati di Torvajanica, italiani, su cui al momento non pendono accuse. I due erano fuggiti a piedi dopo lo schianto dell’auto nei pressi del bar Tomei, vicino alla stazione di Campo di Carne.
Le forze dell’ordine sono risalite a loro grazie ai documenti ritrovati all’interno dell’automobile assieme a strumenti per furti con scasso. Non ci sono al momento prove che stessero pianificando un colpo proprio quella sera.
La testimonianza rilasciata non si è rivelata tuttavia utile al fine di capire quanti e quali colpi siano stati sferrati a Zaitouni una volta sceso dall’auto. Nella giornata di oggi saranno interrogati nuovamente Giovanni Trupo e Massimo Ricci, la guardia giurata e l'autista dell'Atac accusati di omicidio preterintenzionale per la morte del marocchino. Trupo in particolare dovrà rispondere del motivo per il quale aveva con sè la pistola di servizio fuori dall'orario di lavoro.
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