Avrebbero tentato di indurre un privato cittadino a rinunciare, in tutto o in parte, al credito di 20 mila euro che gli era stato riconosciuto con una causa civile contro un altro cittadino con la promessa di non tener conto di una denuncia per un abuso edilizio.
Per questo risultano indagati a vario titolo dalla procura di Cassino il sindaco, un consigliere e un dirigente del comune di Villa Latina. I reati di cui sono accusati sono induzione indebita e omissioni d’atti d’ufficio.
La loro vittima, secondo la magistratura cassinate, avrebbe dovuto raggiungere un accordo con la controparte. Da essa cui doveva ricevere soldi, per alleggerire la posizione in merito ad un esposto per un abuso edilizio presentato in Comune. “Provate a vedere se è possibile ragionare in qualche modo”, l’invito fatto da uno dei tre indagati.
L’omissione, quindi, sarebbe riconducibile ai mancati controlli di natura urbanistica nei confronti della vittima e nei confronti di altri concittadini. I fatti risalgono al 2016, i carabinieri della stazione di Atina hanno eseguito le indagini.
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