Roma Ostia, crack e cocaina nelle case popolari: arrestata la banda di spacciatori

Quattro minorenni ai domiciliari. Gli acquirenti richiedevano crack e cocaina in codice: “la cotta” e “la cruda”

Operazione antidroga di Ostia, carabinieri

I Carabinieri della Compagnia di Ostia, al termine di un’articolata attività di indagine coordinata del pool della Procura della Repubblica di Roma unitamente alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni, hanno sottoposto agli arresti domiciliari quattro soggetti, tutti originari della Capitale. Il reato: spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagine ha implicato anche la collocazione in comunità di due minorenni, italiani, in esecuzione alle ordinanze emesse dai Gip dei rispettivi Tribunali. Sottoposto un ulteriore indagato all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.

Le indagini

Le indagini hanno consentito di accertare un’intensa attività di spaccio di crack e cocaina (cosiddetta “cotta” e “cruda”), svolta in concorso da tutti gli indagati, che utilizzavano come base operativa un appartamento di proprietà dell’ATER-Comune di Roma, assegnato ad una componente del gruppo criminale e situato a pochi passi dalla nota Piazza Gasparri di Ostia.

L’espediente degli spacciatori

I numerosi servizi di appostamento l’utilizzo delle intercettazioni video e ambientali hanno documentato un frenetico “via-vai” di acquirenti che, attraverso dei messaggi convenzionali, richiedevano la sostanza stupefacente allo spacciatore di turno posizionato (a rotazione con gli altri indagati) dentro l’appartamento e questi, protetto da una fitta rete di “vedette” (munite anche di monopattini) e da un sistema di videosorveglianza, cedeva lo stupefacente, a seconda della richiesta, in “decini”, “quindicini” e “ventini, attraverso la grata di protezione della porta d’ingresso.

Gli arresti

Durante le indagini i Carabinieri hanno tratto in arresto sei persone in flagranza di reato. Hanno segnalato molteplici acquirenti alla Prefettura di Roma quali assuntori di sostanze stupefacente. E hanno sottoposto a sequestro complessivamente circa 254 gr di cocaina, con un grado di purezza che arrivava anche al 98%. È stato poi necessario eseguire il decreto di sequestro dell’appartamento adibito a market della droga. L’edificio dovrà essere riconsegnato all’ente proprietario, al fine di effettuare le opportune valutazioni circa la sua destinazione.

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