Partita del cuore, AssoTutela denuncia Pavel Nedved

Oltre allo sgambetto al rapper Moreno sarebbero volate parole grosse tra Barbarossa e Ramazzotti

Meno male che doveva essere la Partita del Cuore. E' stata, piuttosto, la partita dei nervi e, quando ex calciatori, cantanti e personaggi dello spettacolo perdono la testa in una partita di calcio, organizzata per beneficienza, allora diventa ancora più urgente interrogarsi sul livello di cultura sportiva nel nostro paese. I fatti nella serata di ieri, dove allo Juventus Stadium si è giocata la partita tra la Nazionale Cantanti e i Campioni della Ricerca, squadra formata da atleti, allenatori, volti noti del mondo dello spettacolo ed ex calciatori. Tra questi anche Pavel Nedved, che non ha per nulla gradito il tunnel subito dal rapper Moreno.

L'ex Pallone d'oro se l'è legato al dito e, per "vendicarsi", ha sgambettato il cantante, scatenando il parapiglia. L'episodio non è passato certo inosservato e ha fatto – ci permettiamo di scrivere giustamente – storcere il naso a molti. Ma c'è chi, oltre a stigmatizzare l'accaduto, intende passare alle vie di fatto. Tra questi l'associazione Assotutela, che per bocca del suo presidente, Michel Erni Maritato, ha annunciato di voler sporgere querela nei confronti di Nedved. "Stiamo pensando – ha scritto Maritato in un comunicato – di procedere con in nostri legali a presentare una denuncia querela nei confronti dello stesso Nedved. L'antisportività del calciatore ceco ha procurato senza dubbio un danno d'immagine ad una manifestazione organizzata per promuovere ideali nobili. L'Italia tutta si è indignata, telespettatori e pubblico pagante, per la reazione spropositata dell'ex giocatore della Juventus, che forse ha dimenticato troppo presto come ci si comporta all'interno del rettangolo verde durante i novanta minuti di gioco".

 "Siamo indignati – rincara la dose Maritato – per gli eventuali danni fisici ma soprattutto morali subiti dal rapper Moreno a seguito dell'intervento di gioco con l'ex calciatore bianconero. L'atteggiamento di Nedved è inaccettabile e inspiegabile considerando il campione che è stato. La partita del cuore, organizzata per solidarietà, è stata macchiata inevitabilmente da questo gesto di dubbia moralità che ha oltretutto agitato gli animi degli uomini in campo, generando polemiche evitabili in un contesto del genere".

Già, perché dopo l'episodio sarebbero volate parole grosse tra i membri delle due squadre, su tutti tra i cantanti Luca Barbarossa ed Eros Ramazzotti. In queste ore stanno circolando ricostruzioni secondo le quali il primo avrebbe detto: "Se mi ritocchi ti ammazzo davanti a tutti". "Allora uccidimi", avrebbe risposto Ramazzotti, che su Instagram ha confermato l'alterco e ha scritto: "Quando una persona in un campo di calcio in una partita benefica ti dice: 'Se mi ritocchi ti ammazzo qui davanti a tutti', tu che fai? Prendi e te ne vai? Io non ho fatto altro che andare di fronte a lui dicendogli di uccidermi, ne più e ne meno. Io sono buono ma le ingiustizie e le minacce non le accetto."

"La sua reazione – ha aggiunto Ramazzotti – poteva e doveva essere molto più pacata e intelligente. Comunque la vita va avanti, ringrazio tutti quelli che ogni giorno fanno qualcosa per qualcuno che ce ne ha bisogno, senza fare i fenomeni e i giocolieri saltimbanchi prendendo per il culo gli altri, ma impegnandosi veramente con il cuore". Verrebbe da dire che nel caso della partita di ieri è rimasto spezzato il cuore delle persone di buon senso, le quali credono nel calcio come potente mezzo di aggregazione e di divertimento, nel quale l'agonismo non dovrebbe mai degenerare, in contesti come la Partita del Cuore, in simili alterchi.

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