Pesaro capitale italiana della cultura 2024: valorizziamo cultura e natura

Pesaro eletta a Capitale della Cultura 2024. Una grande occasione per valorizzare il proprio territorio e la vincitrice punta alla cultura e alla natura

Pesaro

Tra le dieci città finaliste candidate a capitale della cultura 2024, vince il derby contro l’Ascoli Piceno la città di Pesaro.

Proclamata vincitrice dal ministro della Cultura Dario Franceschini, il sindaco della città non ha perso occasione per dedicare la vittoria a Kharkiv, cittadina ucraina pesantemente attaccata dalla guerra.

Il titolo di capitale della cultura dura un anno e prevede un milione di euro spendibili in finanziamenti pubblici. Come testimoniano tutte le precedenti vincitrici questi fondi se utilizzati in maniera intelligente permettono ad una città di essere valorizzata e onorata.

Questo infatti è anche l’obiettivo di Pesaro, come ha sottolineato anche l’assessore alla Cultura della regione Marche, Giorgia Latini, “la vittoria di Pesaro è un grande orgoglio che fa salire le Marche sul gradino più alto“. Un successo dunque condiviso e condivisibile per l’intera Regione.

Progetto mix cultura e natura fa eleggere Pesaro a Capitale della cultura 2024

Una vittoria che sovrasta ben nove rivali quella di Pesaro. La città vince con il suo progetto innovativo con cui si da importanza e valore sia alla cultura che alla natura. Infatti, “a partire dalle aree interne: rete e progettazione integrata saranno gli obiettivi strategici della politica culturale regionale per la rigenerazione dei borghi“.

Con la cultura si impara a vivere insieme; si impara soprattutto che non siamo soli al mondo, che esistono altri popoli e altre tradizioni. Si impara e si cresce. E il mio desiderio è proprio questo. Portare il Comune di Pesaro ad essere ancora più grande ed aperto, a costruire un nuovo rapporto con lo spazio, sostenibile e innovativo, fondato sempre di più sulla bellezza e sulla cultura del fare. Buon lavoro a Pesaro e ai pesaresi“, sottolinea il primo cittadino.

Come sottolinea anche il ministro della cultura Franceschini, “ogni anno questa competizione diventa più virtuosa e di qualità e anche le nove città che non hanno vinto il titolo di Capitale italiana della Cultura 2024 potranno fregiarsi del titolo di finalista, come avviene per gli Oscar. Entrare nella short list e competere fino alla fine è già un grande risultato“.

Infine, questa competizione “è davvero una bella storia anche in questo momento così complicato, in cui abbiamo incontrato di nuovo la guerra, che ci impone di riflettere e agire in tutti i modi possibili. Ma guardiamo con fiducia e speranza al 2024“.