Roma Piazza di Spagna, non si può mangiare un gelato ma si può fare il bagno

Forse sarebbe il caso per il sindaco Raggi di intervenire seriamente sul problema che potrebbe essere di rapida e pronta risoluzione

Le notizie sull’aggressione, da parte di italiani e ancor più di stranieri, dei monumenti della capitale è diventato, ormai, lo sport ricorrente e preferito; periodicamente si legge, infatti, di sfregi arrecati al patrimonio artistico e storico di Roma, dai nomi incisi sui muri del Colosseo ai graffiti su fontana di Trevi, dallo sfregio del bagno nella Fontana dei Fiumi di piazza Navona al danneggiamento della fontana della Barcaccia o al bagno in essa a piazza di Spagna; l’elenco di atti vandalici e di seri danni arrecati è lungo e potremmo continuare ancora per molto.

Tuttavia non bisogna meravigliarsi perché questa è Roma, con la sua decadenza storica che fa parte del suo fascino storico e millenario, e di Roma fanno parte le sue contraddizioni come quella di non poter mangiare un gelato in piazza di Spagna sulla gradinata di Trinità dei Monti dove gli agenti della polizia municipale svolgono una attività di sorveglianza costante, visti i riecenti lavori di ripulitura della gradinata, però lo straniero può benissimo tuffarsi nella Barcaccia inscenando una caccia alla moneta e rischiando di danneggiare, come già avvenuto in passato, l’opera del Bernini che all’epoca della sua realizzazione nella prima metà del XVII secolo vedeva al suo fianco non la scalinata attuale ma un scarpata e la cui realizzazione dovette superare problemi legati alla pressione dell’acqua in quel punto della piazza.

Dubitiamo fortemente che il pescatore di monete o i supporters ubriachi conoscano la storia della Barcaccia, il suo valore artistico, storico, idrico-ingegneristico, tanto da poter comprendere quanto importante e cosa ci sia dietro la costruzione di quell’opera d’arte che noi italiani abbiamo la fortuna di annoverare nel nostro patrimonio e noi romani siamo cresciuti vedendola invecchiare ogni giorno assieme a noi; e come, spesso, accade con gli anziani anche alla Barcaccia si manca di rispetto, di attenzione, di cura, di tutela e di protezione.

Forse sarebbe il caso per il sindaco Raggi di intervenire seriamente sul problema che potrebbe essere di rapida e pronta risoluzione anche attraverso la creazione di un nucleo di tutela artistica, all’interno della polizia di Roma capitale, che sia distaccato esclusivamente al controllo e alla tutela dei monumenti di interesse della capitale; aumentare il numero di agenti è un atto doveroso oltre che dovuto poichè il valore di quanto Roma custodisce ed offre è incommensurabile e se ci fosse stato un tesoro è indubbio che sarebbe stato custodito nella maniera migliore; ecco, Roma è un tesoro a cielo aperto con i suoi piccoli o grandi monumenti il cui valore non è possibile stimare, pertanto la Raggi si attivi rapidamente per scongiurare una volta per tutte questi atti che richiamano quanto fecero i barbari in seguito alla caduta dell’impero romano.

Se controlliamo coloro che consumano i gelati sulla scalinata ancor più dovremmo proteggere monumenti che quotidianamente corrono il rischio di essere sfregiati, deturpati, danneggiati irrimediabilmente sottraendoci parte del nostro patrimonio artistico e parte di quella che è la storia di Roma, la nostra storia.

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