Pietro Orlandi, fratello di Emanuela Orlandi, è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radio Roma Capitale nel corso della trasmissione di Francesco Vergovich "Roma ogni giorno", affermando: «Purtroppo c'è chi rema contro è fa di tutto per far sì che la verità non venga fuori». Il fratello della ragazza scomparsa nel 1983 ha poi commentato il film di Roberto Faenza "La verità sta in cielo". "Il film è basato su tutti documenti che sono in procura e sui verbali delle indagini. Il regista si è soffermato sui punti che non sono stati approfonditi dall’inchiesta e avrebbero potuto portare al processo. Secondo me Papa Wojtyla era al corrente di quanto accaduto e per la Chiesa sarebbe un grande problema raccontare oggi cosa è accaduto veramente, perché ormai Wojtyla è stato fatto santo. Io personalmente non sono stato d'accordo con la sua santificazione. L’omertà è continuata anche con Ratzinger e Bergoglio. Dopo dieci giorni dall’inizio del suo pontificato ho incontrato papa Francesco che mi ha detto: “Emanuela sta in cielo”. Dal Vaticano mi aspetto una risposta, ora non possono più dire di non sapere». Pietro Orlandi ha poi concluso: «Questa vicenda non riguarda solo Emanuela, ma riguarda la giustizia in generale».
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